A causa dell’emergenza coronavirus, anche la progettazione della nuova edizione di Media Dance – che avrebbe dovuto concretizzarsi con l’appuntamento Educare alla Bellezza – è stata dirottata in forma privata su una piattaforma online. Si è perciò scelto, trasferendosi sul web, di proseguire il cammino progettuale in modalità alternativa: l’obiettivo è immaginare un nuovo inizio per e nelle scuole, il più possibile attento alle esigenze dettate dalla situazione attuale.
Alla base, un’equipe composta da artisti, operatori, insegnanti e medici in costante contatto reciproco, che sta tentando, in questa fase così critica, di co-creare con la comunità scolastica una proposta vicina ai bisogni di docenti e studenti. Cogliendo l’occasione offerta dal momento presente, si approfondiscono e rafforzano così riflessioni già emerse in era pre-COVID. Un dialogo importante, dunque, che induce a osservare sia quanto fatto finora, sia quanto si auspica di poter costruire in futuro, da un altro punto di vista, che aiuta a riconoscere il valore delle arti performative secondo nuove prospettive, ancora tutte da esplorare.
Tutto ciò anche grazie alla collaborazione con altre realtà e organizzazioni (non necessariamente artistiche o culturali), che da anni partecipano al progetto Media Dance, condividendone interessi e finalità, come Associazione Dare Voce al Silenzio, Asl 3, Fondazione Piero Gobetti, Sistema Bibliotecario Urbano, Cooperativa Esserci, Cooperativa Essere Umani, Cooperativa Atypica, Fondazione Paideia e Agis Piemonte.