Sabato 29 aprile una festa diffusa e immersiva in alcuni luoghi-simbolo di Torino, all’insegna della partecipazione e dell’ironia, tra corpi plurali e rovesciamento di codici. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Consigliata prenotazione tramite e-mail all’indirizzo pedrazzoli@lavanderiaavapore.eu.
La Lavanderia a Vapore di Collegno, esercitatasi su questa via per tutto l’anno, sceglie di diffondere il proprio Maneggiare con cura in alcuni luoghi della città di Torino, sconfinando così nello spazio pubblico il 29 aprile, in occasione delle celebrazioni per la Giornata Internazionale della Danza, istituita nel 1982 dall’International Dance Council dell’UNESCO per riportare l’attenzione sull’arte di Tersicore. La danza diventa così mezzo di intervento politico e civile, in un generale ribaltamento di ruoli, canoni e immaginari, creando nuove forme di contatto all’interno del tessuto sociale.
Ad aprire la Giornata alle ore 11 – presso il Jigeenyi di via Niccolò Paganini 0/200 – è il Baby Rave, format esportato dall’Islanda. Un evento – in collaborazione con Reykjavík Dance Festival, Jigeenyi, Ricette d’Africa e Associazione Renken, nell’ambito del progetto Tanz Tanz – dedicato alle famiglie. Nell’arco di 60 minuti e con una playlist di dance music da tutto il mondo, il Baby Rave propone un giro del globo a passo di danza, con dj set dedicato che spazia tra le sonorità di Senegal, Brasile, Giappone, India, Sudafrica e Islanda. Una festa, anzi un rituale, di cui bambine e bambini sono protagonisti, grazie al coinvolgimento diretto di coetanei e adulti e al sovvertimento dei tradizionali ruoli di potere, nell’ottica di ridefinire la percezione di ciò che un rave può diventare.
Da Barriera di Milano l’itinerario coreografico prosegue verso sud, dirigendosi al Parco Arte Vivente di via Giordano Bruno 31, con un appuntamento di Dance Well – movement research for Parkinson, dalle 14:30 alle 15:30. Il progetto, accolto in Lavanderia dal 2018, promuove la pratica della danza in contesti artistici e spazi museali, rivolgendosi principalmente – ma non esclusivamente – a persone con il Parkinson. Partendo dalla percezione di una temporalità dilatata, connessa con la condizione specifica indotta dalla malattia, il gruppo dei Dance Well Dancers porta avanti da alcuni mesi un processo di ricerca creativa sul tempo vegetale, che implica la lentezza della cura e dell’ascolto, come avviene nella crescita delle piante. Un parallelo tra umano e non-umano che trova al PAV terreno fertile di azione per nuove alleanze e risonanze.
Dalle 17 alle 18:30 si torna poi a Torino Nord, allo Skatepark di Parco Dora, per una classe di tecnica accademica a cura di Anna Basti, aperta a chiunque desideri mettersi in gioco in un gesto collettivo di cura del proprio corpo e di riappropriazione dello spazio pubblico (non è necessaria alcuna esperienza pregressa). Le classique c’est chic – questo il nome dell’azione performativa – si configura come una piattaforma progettuale volta a decolonizzare l’immaginario tradizionale in materia di balletto. Cosa succede se alla danza classica togliamo il bianco, le sbarre, gli inchini, gli specchi, le punte, il legno, i repertori, i sorrisi forzati? Obiettivo è muoversi dentro il paesaggio urbano mantenendo la struttura di una tipica lezione di danza classica – sbarra e centro – declinata però nell’arredo della città.
Si inserisce infine come ultima tappa del 29 aprile – a partire dalle ore 20:15, alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di corso Galileo Ferraris 266 – il consueto Gala della Fondazione Egri per la danza, con le proiezioni in loop del contest La danza in 1 minuto di COORPI e, sul palco, le compagnie torinesi della rete NEST, che include BTT Balletto Teatro di Torino, Codeduomo/Compagnia Daniele Ninarello, Zerogrammi ed EgriBiancoDanza. Ospiti d’eccezione, le due giovani stelle del Balletto Nazionale Macedone Hristina Nakjevska e Balázs Lőcsei.