Il progetto delle Residenze Trampolino, inserito nell’ultimo accordo tra Ministero della Cultura e Regioni, vede la sperimentazione di un dispositivo di scouting aperto, dinamico e informale volto a esplicitare, accogliere e sostenere il potenziale creativo delle comunità vicine a Lavanderia a Vapore e al suo contesto di riferimento.
Le Residenze Trampolino rappresentano un’efficace azione di scouting, principalmente in dialogo con le scuole di danza e con le comunità con cui Lavanderia a Vapore collabora. Il progetto si fonda dunque sul dialogo e sul confronto con gli attori del territorio interessati alla promozione della cultura della danza (cooperative, associazioni sportive, associazioni culturali e di promozione sociale), interpellati per disegnare possibili scenari di intervento.
2018/2019 | One Blood Family e Dialogues
La Lavanderia a Vapore sceglie di affinare il dispositivo per tracciare i contorni di due realtà che hanno manifestato nel tempo criticità e potenzialità importanti per la vivacità del sistema culturale: i richiedenti asilo e le scuole di danza.
La realtà dei richiedenti asilo, conosciuta grazie al dialogo con la Cooperativa Atypica di Collegno, palesa un orizzonte di sviluppo del proprio sistema culturale prima nascosto. I protagonisti del progetto One Blood Family sono alcuni giovani africani arrivati sulle coste italiane, approdati in un secondo tempo a Villa5 a Collegno. Insieme all’Associazione Culturale Spazio Rubedo e al gruppo musicale The Sweet Life Society, nasce un sodalizio musicale che in pochi mesi porta One Blood Family a esibirsi in diversi festival nel torinese, con suoni, canti e semplici coreografie improvvisate. Da questo spunto, si articola un progetto condiviso con la Lavanderia e con le scuole di danza del territorio piemontese lungo tutto il 2018. Il danzatore e coreografo burkinabé Jerome Kaboré interviene per operare un prezioso compito di cardatura, lavorando sui talenti espressi dai musicisti, per produrre brevi coreografie. Simona Brunelli, coreografa e insegnante di danza afro presso la scuola Sowilo, guida e sostiene i passi incerti dei neofiti danzatori per dar corpo alle naturali capacità espresse dai musicisti. Insieme a loro, lavorano le allieve delle scuole di danza, per la realizzazione di una coreografia finale che è la base di My Nigga, primo videoclip dei One Blood Family.
Le scuole di danza costituiscono una comunità di riferimento molto importante per la Lavanderia, che conta ormai alcune decine di realtà del capoluogo e della provincia di Torino. Con loro si sono tracciate tre progettualità intorno all’efficace dispositivo della Residenza Trampolino. Nel 2018 si parte dalla costruzione di uno Young Board composto da un gruppo di studentesse di scuole di danza per il progetto di residenza. Nella fattispecie, lo spazio fisico e progettuale di ospitalità e creazione (vd. ospite) internazionale Dialogues fragments and stream’s gestures in collaborazione con la Compagnia EgriBiancoDanza, Balletto Teatro di Torino e lo Scottish Ballet di Glasgow (Scozia). Obiettivo primario del progetto è l’avviamento di giovani generazioni di danzatori a un percorso di ricerca coreografica professionale, con una stretta sinergia fra le due compagnie storiche torinesi sia a livello di pratiche coreografiche sia di valori artistici, oltre alla realizzazione di una serata condivisa fra le due realtà coreutiche.
2019/2020 | Bruno Guillore
Nell’annualità 2019, la Lavanderia a Vapore collabora con l’associazione NOD – Nuova Officina della Danza per la realizzazione di un percorso di formazione professionalizzante per danzatrici e danzatori. Bruno Guillore, direttore delle prove della compagnia di Hofesh Shechter, lavora per due settimane con 12 giovani danzatrici, per approdare poi in scena in una serata della stagione di Lavanderia a Vapore.
2020/2021 | Le Sacre du Printemps
Nel 2020 il bacino delle scuole di danza si amplia a circa una ventina, riunite intorno al progetto Danzare la memoria, ripensare la storia che le vede protagoniste per Le Sacre du Printemps. Il percorso si articola sia attraverso laboratori pratici con i tutor di riferimento (Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza, Stefano Mazzotta/Compagnia Zerogrammi e Viola Scaglione/Compagnia Balletto Teatro di Torino), sia attraverso un percorso più teorico con due seminari sulla coreografia (di Alessandro Pontremoli/Università di Torino) e sulla partitura musicale di Igor Stravinsky (di Antonio Valentino/Conservatorio di Torino).
2021/2022 | Piume (nell’ambito di Swans Never Die)
A essere scelti per la nuova edizione post-pandemica del percorso sono interpreti tra i 16 e i 26 anni di età. PIUME – nell’ambito del più vasto progetto di rete Swans Never Die – vede impegnate le compagnie Balletto Teatro di Torino, Codeduomo, Zerogrammi e Fondazione Egri per la danza nell’offrire ai giovani danzatori selezionati tramite audizione un percorso formativo altamente professionalizzante. Obiettivo è scoprire poetiche e approcci diversi attorno alla “morte del cigno”, celebre archetipo riletto in chiave contemporanea. Gli esiti di PIUME vedono il proprio debutto all’interno dell’edizione 2022 del tradizionale Gala per la Giornata Internazionale della Danza, organizzato dalla Fondazione Egri per la danza in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore.
2022/2023 | Inventario e Sport
Per la stagione 2022/2023 il progetto delle Residenze Trampolino si articola lungo due binari paralleli. Da un lato, INVENTARIO per una didattica del corpo narrativo, programma intensivo di perfezionamento e avviamento alla professione nelle discipline della danza e del teatro fisico a cura di Zerogrammi. Tra i partner, anche Lavanderia a Vapore. Maggiori info al link zerogrammi.org/formazioneprofessionale.
Sull’altro versante, la residenza di Salvo Lombardo – artista associato della Lavanderia a Vapore – per la preparazione di Sport, il terzo capitolo di un’ideale trilogia dal titolo L’esemplare capovolto a cui il danzatore e coreografo lavora dal 2018 con la compagnia Chiasma. Un progetto inaugurato da Excelsior (2018), basato su una lettura post-coloniale del Gran Ballo Excelsior e dunque sulle rappresentazioni esotizzanti di corpi e immaginari razzializzati, e proseguito poi con Amor (2021), volto a indagare la fenomenologia del potere e le sue manifestazioni nei corpi, in rapporto all’eredità iconografiche della classicità. Da parte sua, Sport guarda alle Olimpiadi di Parigi del 2024 come una rinnovata occasione per ridiscutere i canoni e gli immaginari contemporanei che ancora informano l’idea vulgata di prestanza, abilità, agonismo e disciplina, a partire da principi di esclusione e di conformità a precise norme sociali e culturali.