THE SPACE OF RELATIONSHIP – Roses and Thorns | sharing

esito residenza internazionale di Daniele Ninarello e Patricia Carolin Mai
da un progetto di Lavanderia a Vapore
in collaborazione con Goethe-Institut Torino

Il progetto Roses and Thorns trova esito pubblico tramite un podcast trasmesso in diretta (a partire dalle ore 14) da Radio Banda Larga. A introdurre il contributo, Chiara Organtini (project manager di Lavanderia a Vapore) e Roberta Canu (direttrice del Goethe-Institut Torino). Segue l’ascolto la testimonianza dei due artisti coinvolti, Daniele Ninarello e Patricia Carolin Mai.

Ogni età ha le sue rose e le sue spine… Che cosa succede se un gruppo di giovani e di anziani si incontrano in uno spazio altro, che non appartiene alla quotidianità di nessuno dei due? Che cosa accade se questo spazio di incontro è costruito da un artista dell’espressione corporea, un coreografo? Quali rose e quali spine nelle espressioni velate del corpi attivano uno scambio, un’intesa, una relazione, uno spostamento di un punto di vista tra i partecipanti? Quali contenuti e metodi, emersi dal laboratorio possono costruire il canovaccio di un evento pubblico? In che modo questi contenuti sensibilizzano  il pubblico alla questione della responsabilità individuale del benessere collettivo, accorciando le distanze tra generazioni e ricucendo le ferite di un corpo sociale? 

Roses and Thorns è un progetto di Lavanderia a Vapore e Goethe-Institut. Prevede una residenza artistica finalizzata alla produzione di laboratori, eventi e contenuti multimediali che invitino un pubblico intergenerazionale a confrontarsi su tematiche socialmente rilevanti. Viene proposto a un coreografo italiano e a uno tedesco di condividere un tempo (due settimane) ed uno spazio (la Lavanderia a Vapore di Collegno) per creare una pratica artistica di movimento rivolta a un gruppo di amatori, composto da dieci giovani e dieci adulti/anziani. Il percorso diventa pretesto di dialogo già nei meccanismi di costruzione della comunità di lavoro, la quale si fonda sulla volontà dei ragazzi di condividere, con adulti loro prossimi, un’esperienza di incontro.