Dall’8 al 13 novembre, le restituzioni dei progetti sostenuti dal bando delle Residenze Digitali.
Si rinnova, per il terzo anno consecutivo, l’appuntamento con la Settimana delle Residenze Digitali, che si svolge dall’8 al 13 novembre, prevedendo un ciclo di restituzioni dei progetti selezionati attraverso il bando delle residenze digitali, un progetto ideato e promosso dal Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/Kilowatt), in partenariato con l’Associazione Marchigiana Attività Teatrali AMAT, il Centro di Residenza Emilia-Romagna (L’arboreto – Teatro Dimora│La Corte Ospitale), la Fondazione Luzzati Teatro della Tosse di Genova, l’Associazione Zona K di Milano. Alla rete si sono aggiunte quest’anno anche Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore e Fondazione Romaeuropa.
Sono 104 le proposte pervenute da tutta Italia in risposta al bando delle residenze digitali lanciato la scorsa primavera, ma sono sei i progetti selezionati che vengono presentati durante la settimana delle residenze digitali: La montagna del sapone di Christina G. Hadley, Toxic Garden – Dance Dance Dance di Kamilia Kard, Hello World! di ultravioletto, Still Walking di BOTH Industries, Them [Immagine – Movimento] di gruppo nanou, Drone tragico. Volo sull’Orestea da Eschilo a Pasolini di Teatrino Giullare.
Si tratta di progettualità artistiche sperimentali, che trovano nello spazio digitale il proprio habitat ideale. Per sei mesi gli artisti hanno lavorato ai progetti seguiti, attraverso incontri regolari, dai 9 partner della rete, che hanno fornito loro supporto economico, tecnico, tutoraggio artistico, spazio fisico per shooting video e foto. Una curatela fondamentale che vede anche la collaborazione di tre tutor, studiose del mondo web e digitale: Laura Gemini, Anna Maria Monteverdi e Federica Patti.
Programma completo al seguente link: clicca qui.
Fra gli altri, si segnala il debutto online, martedì 8 novembre alle 21 (in replica mercoledì 9 e giovedì 10), di Toxic Garden – Dance Dance Dance, performance partecipativa online ospitata all’interno di Toxic Garden, una mappa di Roblox progettata da Kamilia Kard, anche grazie al periodo di residenza recentemente trascorso alla Lavanderia a Vapore.
In questo metaverso, gli avatar dei partecipanti – che accedendo all’ambiente perdono la propria individualità per essere rivestiti da skin customizzate – danzano insieme, sincronizzandosi automaticamente ai movimenti dell’avatar dell’artista. Riflettendo sui comportamenti tossici dell’essere umano e ispirandosi alle difese delle piante velenose, Kamilia, insieme a quattro ballerine professioniste, ha immaginato una coreografia in grado di parlare, avvertire e in qualche modo reagire agli atteggiamenti manipolatori. Al di fuori della performance questi passi, catturati ed elaborati da un’intelligenza artificiale, restano a disposizione sulla mappa dell’artista e possono essere utilizzati dai visitatori come unità singole di espressione, un pacchetto di emotes originali che consente a ciascuno di dare vita a una propria personale coreografia di passi e di emozioni.