EVENING SCHOOL ON CARE | On Mobilisation
un progetto di Lavanderia a Vapore
co-curatela di Elisabetta Consonni e Daniele Ninarello
nell’ambito di On Mobilisation
Evening School On Care è un evento performativo in forma di scuola serale, realizzato nell’ambito del progetto europeo On Mobilisation: è uno spazio-tempo in cui mettere in discussione il paradigma educativo, un modello a imbuto tradotto nello spazio frontale, e promuovere un tipo di sapere che si trasmette (e non si insegna) partendo dall’immagine della sera, intesa quale zona umbratile in cui riscoprire quello che spesso viene rifiutato dalla luce e dal sapere illuminista.
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La Evening School On Care prevede un alternarsi di 9 laboratori al mattino e al pomeriggio, con 3 performance (una serale, una notturna e una pomeridiana) e un’installazione durational, ogni giorno dalle 18 alle 20, dal titolo il Suq dei saperi, che trasforma lo spazio del foyer in un mercato clandestino dalla pianta spiraliforme, costruito con tessuti e piume, quasi a creare una grotta morbida e surreale.
Tutte le attività sono gratuite tramite prenotazione via FORM, ad eccezione dello spettacolo Healing Together della compagnia CodedUomo/Daniele Ninarello.
https://www.youtube.com/watch?v=_OZ9OYqzuW0
Come ogni viaggio formativo non ufficiale, al centro dell’evento non c’è il sapere legittimato dalla nostra tradizione – la cosidetta hard knowledge, dura come un libro, che si pretende verità legittimata da un sistema logocentrico che preferisce/antepone la teoria alla pratica – bensì la wet knowledge: un sapere orale, liquido perché fluido e cangiante, connesso alla complessità dei tempi e che passa per la bocca, umida, in quanto parallelo sotterraneo e clandestino, infatti, spesso promosso dall’esperienza a cui segue una riflessione e una formalizzazione ex post.
Un sapere, quindi, che sfugge alla dottrina e agli insegnamenti istituzionali, ma che istituisce mondi nuovi e si lega spesso a gruppi ed esperienze di resistenza e resilienza. Una scuola questa caratterizzata da posture trasversali, orizzontali e porose e da uno spazio caratterizzato da morbidezza e sensualità. In questo senso entra la CURA concepita come modalità relazionale connessa al piacere e alla gioia intese come precondizioni eque che permettano a tutti e tutte di ritrovare la piena espressione delle proprie potenzialità, quello che viene definito il sì orgasmico in cui mescolanze e euforia si collettivizzano.
Per questo nella scuola serale la cura è tematizzata non con talk frontali e intimidatorie, ma trasmessa attraverso l’insegnamento affidato a organizzazioni e gruppi che esperiscono questa resistenza e immaginazione di nuove mediazioni, organizzazioni che vocalizzano l’istanza di persone spesso marginalizzate, invisibilizzate e de-potenziate della propria agentività e diritti da sistemi divisivi e di controllo attraverso paradigmi normativi esemplificatori. Riformulando la nozione di esperti in esperiti, oltrepassando posture e spazi rigidi e divisivi, diamo vita a uno spazio terzo, un giardino di intersezioni e mescolanze, in cui apprendere insieme, un laboratorio dedicato alla trasformazione in cui, attraverso esperienze e inspirazioni, si vuole recuperare immaginazione critica e capacità di desiderio, slegato dal solo soddisfacimento del bisogno, ma potente generatore di visioni. E la trasformazione avviene in uno spazio misterioso e notturno.
