Si è concluso il procedimento di analisi e scelta della nuova figura professionale per il ruolo di Project Manager per il progetto Lavanderia a Vapore 2022/2024. L’incarico è stato affidato alla Dott.ssa Chiara Organtini, nome riconosciuto nel panorama italiano per le numerose curatele e collaborazioni in diversi ambiti dello spettacolo dal vivo.
“Sono onorata ed emozionata per questo incarico, cura e immaginazione saranno i valori che guideranno la traiettoria dei prossimi anni da pensare e condurre in modo collaborativo, con il gruppo di lavoro presente e la comunità di persone nata intorno alla Lavanderia. Partendo dall’identità forte consolidata negli anni e dalle esperienze sviluppate dalla Lavanderia stessa, la visione per il futuro è quella di un luogo espanso, in preda a un graduale decentramento che investe la governance, la geografia degli spazi e lo sguardo culturale: uno slittamento dall’essere un’architettura ad un’infrastruttura che, mantenendo l’equilibrio, tende al “fuori e altro”, istituendo un altrimenti e un altrove. L’attraversamento delle barriere, al livello spaziale, culturale e cognitivo, sarà linea guida dei contenuti e delle modalità operative”.
Chiara Organtini è curatrice e project manager appassionata di arti performative e formati ibridi che oltrepassano i generi tradizionali sfidando la nozione di spettatorialità. Per 10 anni è stata impegnata nella programmazione artistica del Terni International Performing Arts Festival e nella gestione del CAOS Centro Arti Opificio Siri di Terni, un sito post-industriale trasformato in centro di creazione e ricerca multidisciplinare: il suo lavoro si è concentrato sulla relazione tra sperimentazione artistica e rigenerazione urbana, sulla creazione artistica come spazio pubblico per un nuovo tessuto di relazioni sociali, sullo sconfinamento delle arti nello spazio pubblico come strategia per formulare scenari politici alternativi. È stata attiva in progetti internazionali come Miniatures, Dance Moves cities, Now e INSitu, ha co-curato con artiste e artisti ricerche e residenze collettive come Half a House, Foresta e How to be Together; ha promosso percorsi di audience development e diversificazione di pubblici e istituzioni. Dal 2019 è entrata a far parte del Santarcangelo Festival lavorando nello specifico al coordinamento e curatela del progetto di cooperazione internazionale su larga scala BEPART finanziato dal Creative Europe Program, un’indagine collettiva sull’etica della partecipazione condotta con 10 organizzazioni tra Europa e Nord Africa. Recentemente ha sviluppato progetti di ricerca sul ruolo delle arti nell’accendere l’immaginazione civica, radical care e collettività all’interno del Progetto Reshape e in collaborazione con WpZimmer ad Anversa dove ha condotto una residenza immersiva con 10 artiste e artisti sulla nozione di commoning sperimentando concretamente la condizione di vita comune: oltre alla creazione di programmi e contenuti, il suo approccio curatoriale si concentra sulla facilitazione delle condizioni che possono consentire alle persone che li attraversano di generare contenuti.