20 Giu 2024

DARK MATTERS: nel cuore dell’abisso

Tre frammenti audio-video miscelano la metafora guida del laboratorio, Dando forma all’acqua e i contenuti del talk “Storie senza archivi e memorie post-coloniali”, all’interno del Festival Dark Matters

Distruggere, ripulire,  

spezzare, rigenerare, 

cancellare, vivificare,  

distruggere, far emergere,  

travolgere, restituire,  

risucchiare, mescolare,  

sotterrare, specchiare 

La metafora dell’acqua, con la molteplicità dei suoi volti, fa risuonare l’abisso oscuro della violenza coloniale e al contempo emergere le domande che possono aprirci al futuro.  

Una volta scesi nel cuore dell’abisso, come desideriamo tras-formare ciò che vediamo? 

Chi ha diritto all’archivio? 

Chi decide chi entra e chi non entra nell’archivio? 

Come il rapporto con l’archivio ci tocca? 

Da punto di vista ci sentiamo implicati tra passato, presente, futuro? 

Come mantenere il potere di scandalo di archivi latenti, di tracce, dei materiali, perché aprano altre possibilità? 

Cosa può una istituzione culturale? 

Vulnerabili  

alle domande, 

i corpi in movimento  

radicano il sogno futuro, 

nella mescolanza 

nello sguardo molteplice 

nel coraggio di tenere tra le mani 

 le proprie e altrui rovine. 

Cosa raccontano? 

I pezzi sparsi 

i frammenti occultati, 

i silenzi, 

in un nuovo assemblaggio 

possono creare una nuova narrazione? 

Eugenia Coscarella

NOTE: 

Questi video e la restituzione sono stati ispirati dal mio rituale mensile di preparazione e tintura con henné, dove le polveri tintorie si trasformano grazie alla mescolanza con l’acqua. 

Il processo di preparazione, lavaggio e risciacquo sono stati il set di ripresa dei primi due video. 

La documentazione di questi eventi del Festival d’inverno, arrivano ora, a lento rilascio, così come richiede il processo descritto. 

e
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