In occasione della Giornata Mondiale della Danza, una prima raccolta di testimonianze e tracce di lavoro offerte da alcuni protagonisti di SWANS NEVER DIE, progetto condiviso che ha accompagnato le azioni della Lavanderia a Vapore nel corso della stagione 2021/’22.
SWANS NEVER DIE ha rappresentato un’importante progettualità per la Lavanderia a Vapore. Ha portato a maturazione un discorso pregresso intorno a DANZARE LA MEMORIA, RIPENSARE LA STORIA e lo ha condiviso in rete, sia con i partner regionali della RTO, sia con i partner nazionali che, insieme, si sono interrogati su come si possa disseminare la storia de La morte del cigno e stimolare una riflessione pratica e teorica su quest’opera coreografica, per trasmetterne l’eredità a nuove generazioni di artisti e spettatori. In che forme e in quali corpi è sopravvissuta nel tempo? Chi ne raccoglie l’eredità e perché? Da questi interrogativi si sono avviati i primi dialoghi con gli artisti e le artiste delle quattro compagnie piemontesi scelte dalla Lavanderia a Vapore, connettendoli alle altre comunità con cui si è in dialogo su questi temi, in primis le scuole di danza, i giovani danzatori in formazione e i gruppi intergenerazionali dei progetti di danza contemporanea di comunità. Il 29 aprile, in occasione della Giornata Mondiale della Danza, si esprimeranno i primi esiti pubblici di questi percorsi incrociati, le cui re-incorporazioni ci paiono il miglior modo per festeggiarla.
Carlotta Pedrazzoli, area Programmazione artistica della Lavanderia a Vapore
Per me e per tutta la compagnia del BTT, PESO PIUMA – collective è un processo creativo, una pratica, un’esperienza, un rito che permette – ogni giorno – di riposizionare e riscoprire la postura del proprio cuore. Ho selezionato i primi versi di una poesia di Chandra L. Candiani, poetessa, traduttrice di testi buddhisti e maestra di meditazione. Parole che esprimono al meglio le sensazioni vissute nei giorni di residenza con Silvia Gribaudi. (p. s. Grazie Silvia!)
Viola Scaglione, direttrice artistica del Balletto Teatro di Torino
“La postura del cuore è: io
sono qui, aperta a qualsiasi cosa sorga e mi
visiti, sono radicata a terra, sento il suo sostegno,
e insieme mi alzo verso il cielo, nello
spazio, li cucio. Il respiro è il mio alleato,
mi fa stare qui in questo momento che fugge…”
Chandra Candiani da Il silenzio è cosa viva
ph. Giulia Capra
danzatori: Lisa Mariani, Luca Tomasoni, Nadja Guesewell, Flavio Ferruzzi e Viola Scaglione
Sono felice di avere avuto, insieme ai colleghi e alle colleghe della Compagnia, la possibilità di indagare – nel corso della residenza in Lavanderia per SWANS NEVER DIE – nuove interpretazioni della Morte del Cigno. È stata un’esperienza emozionante, per certi aspetti commovente. Il solo fu coreografato da Michel Fokine per Anna Pavlova è per me simbolo di una trasformazione: qualcosa finisce, si perde irrimediabilmente; qualcosa di nuovo, però, comincia. BRIGHT FEATHERS è perciò un percorso di rinascita, compiuto da chi metabolizza il proprio disagio, la violenza subita non solo dall’esterno, ma soprattutto dall’incessante conflitto interiore, lacerante e crudo. BRIGHT FEATHERS è dunque il desiderio di essere finalmente sé stessi, armonizzando le proprie componenti. Le eponime “piume luminose” sono la terra promessa per un corpo e un’anima che vogliano risplendere, senza celarsi, abbracciando quell’identità che ci rende felici e orgogliosi di esistere.
Raphael Bianco, coreografo della compagnia EgriBiancoDanza
ph. Angelo Bellotti
Il percorso realizzato con PIUME nell’ambito del progetto SWANS NEVER DIE ha dato vita a un’esperienza di crescita collettiva costruita a piccole dosi, come un viaggio itinerante: ciascuna tappa ha favorito, a proprio modo, l’instaurarsi di una dimensione sensoriale di ricerca del senso, di contemplazione, di partecipazione energetica alle dinamiche interne. PIUME è diventato così uno spazio capace di accogliere l’eterogeneità, in cui potersi allenare a pratiche di fiducia e a uno stare comune nella reciprocità del gesto e del corpo; è stato però anche un tempo libero e ampio abbastanza per ascoltarsi in prossimità, per far emergere l’intuito, per suscitare interrogativi e potervi cercare risposte; infine, un’opportunità di scambio, ricerca e riflessione, dove potersi sentire vulnerabile in quanto corpo umano tra altri, creando connessioni e risonanze, aperture e ibridazioni.
Beatrice Gatti, danzatrice della Residenza Trampolino PIUME
SWANS NEVER DIE
Le voci di Ornella Balestra, Rita Maria Fabris e Mariachiara Raviola saranno raccolte nella seconda parte di questo “quaderno collettivo”.