I CAMPI GRAVITAZIONALI

I CAMPI GRAVITAZIONALI

Come amalgamare il patto di fiducia e di reciproca accoglienza?
Come approfondire i campi gravitazionali tra i corpi?
Come sommergersi in essi?

Quelle che seguono sono indicazioni poetiche per una pozione di movimento: incontri come processi alchemici, miscele e scambi tra lo spazio, il contesto e i corpi ospitati. Queste si svelano man mano che il lettore si immerge nel campo gravitazionale tra il testo e l’immagine: la poetica tra cosa fare e come farlo ci dà accesso alla conoscenza come uno stato oceanico, inesprimibile e intuitivo, che ci guiderà verso nuovi modi di relazionarci. Le partiture possono essere eseguite una per una o in sequenza:

Campi Gravitazionali nasce nell’ambito del progetto Campi Creativi. Secondo Francesca Cinalli e Paolo de Santis, i curatori del progetto, “il desiderio è quello di aprire uno spazio di ricerca artistica rivolto a quei giovani interessati a condividere un tempo di incontro, studio, e osservazione con ciò che si anima nelle residenze d’artista, nelle pratiche di comunità o negli eventi culturali. Grazie ad una stretta collaborazione con Lavanderia a Vapore, abbiamo dato inizio a questo percorso.

L’incontro e il confronto tra noi e gli artisti in residenza e con i referenti dei progetti culturali è fondamentale e pone le basi per un patto di fiducia e di reciproca accoglienza, aprendo il dialogo su ciò che si desidera condividere della propria ricerca.

Definiti tempi e modalità, avviene l’incontro sul campo: pensieri, parole, azioni gravitano e aprono domande e alterazioni, mettendo in gioco lo spirito di ricerca e la relazione tra chi prende parte al processo e chi ne è immerso intimamente.

Il passaggio successivo che completa il progetto è la rielaborazione: il gruppo e noi con loro, liberamente ispirati dai temi e dalle pratiche incontrate durante gli eventi, registriamo pensieri, intercettiamo parole, approfondiamo ricerche.

Affondando nell’esperienza, affiorano memorie, saperi nascosti, capacità creative che circolano e alimentano il percorso artistico personale e collettivo.

Lungo gli attraversamenti compiuti in Lavanderia a Vapore tra il 2023/2024 abbiamo incontrato iceberg che si ribaltano, ululati, caos sensibili e buchi neri, mareggiate, lecca lecca lisergici, ubriacature post-festini.”

Il percorso per la stagione 2024/2025 si sta per aprire con un primo incontro pronto a sommergerci nel weekend del 26 e 27 ottobre, invitando i giovani interessati a condividere un’esperienza insieme. Per maggiori informazioni sul progetto clicca qui o contattare Francesca Cinalli, curatrice del progetto a francescacinalli@libero.it

I Campi Gravitazionali sono un progetto di Francesca Cinalli e Paolo De Santis (Collettivo Tecnologia Filosofica) in collaborazione con Lavanderia a Vapore.

La documentazione nasce dalle parole di Francesca Cinalli e Paolo De Santis e dai disegni dei partecipanti all’incontro di maggio 2024.
I materiali sono curati da Kadri Sirel.

COME SI COLTIVA IL DESIDERIO?

COME SI COLTIVA IL DESIDERIO?

Coltivare significa prendersi cura del campo, fare in modo che possa germogliare. 

Osservare, scavare, rendere fertile, seminare. 

Lavorare, sporcarsi le mani, sudare. 

E poi riposare, in attesa del primo germogliare. 

Archivio take away è un ambiente in cui è possibile ascoltare, prendersi cura e coltivare il proprio desiderio, così come si coltiva una pianta.  

È uno spazio abilitante che mette a disposizione attrezzi da giardinaggio, terriccio e carta seminabile, per comporre una propria scatola, da portare con sé per scrivere, seminare e lasciare germogliare il proprio desiderio, ovunque si voglia.  

Apre a un’azione performativa individuale e collettiva che mette i corpi in movimento nel tempo e nello spazio guidati dalla domanda: 

PER COSA SEI DISPOSTO A SPORCARTI LE MANI? 

L’archivio si forma quando ci spargiamo, riempendo lo spazio con ciò che desideriamo piantare, per il futuro. 

È UN’INVOCAZIONE AL CORAGGIO DI SPORCARSI LE MANI PER CIÒ CHE CI STA A CUORE:

Ecco la mappa dei desideri che abbiamo seminato in occasione degli eventi pubblici di Lavanderia a Vapore SPRING ROLLS e ON MOBILIZATION. L’archivio take-away, in ciascun evento, ha assunto forme e creato ambienti diversi, poiché creare uno spazio abilitante significa essere in dialogo con il contesto e ridisegnare le coordinate e rimettere in discussione le forme.  

È quindi un progetto aperto, in divenire, che viene reimmaginato ogni volta grazie alla relazione con il contesto, disattendendo così la verticalità storica del concetto di archivio e ricercandone uno alternativo attraverso l’esperienza.  

Eugenia Coscarella e Kadri Sirel

IL TEMPO DELLE MELE

IL TEMPO DELLE MELE

Quando ci siamo innamorati la prima volta?


Quante volte possiamo innamorarci ancora?


Cosa ci serve per innamorarci?

Questi sono i ricordi condivisi tra i partecipanti al progetto IL TEMPO DELLE MELE, incontri in cui un kit sensoriale risveglia le memorie d’amore passate, per riaccendere il desiderio di innamorarci ancora. Includendo immagini tratte dall’ultimo incontro di maggio all’Orto che Cura, la documentazione propone una narrazione non lineare di ciò che è avvenuto. Dispiega la capacità della memoria di accendere un fuoco grazie ai sensi, alle emozioni e alla nostalgia e di re-immaginare il presente.


Kadri Sirel

L’ECO DELLE PAROLE: un manifesto poetico sull’adesso

L’ECO DELLE PAROLE: un manifesto poetico sull’adesso

Il manifesto poetico della residenza artistica a scuola con le pratiche estetiche di Comunità dal progetto Eco del Mondo. Scritto con gli studenti della sezione Scenografia e Design del Primo Liceo Artistico Statale Torino nel febbraio 2024, in una dimensione rituale, dove affioravano narrazioni collettive, rapsodie imperfette, memorie e immaginari che osservavano e testimoniavano il presente frantumato: litanie, elenchi, metafore, canti, nuovi sensi… Scarnificando la parola di tutte le sue ‘croste’ storiche e culturali, si tenta di riscrivere e risemantizzare un erratico, frantumato e discontinuo fraseggio poetico.

Che fare davanti allo spettacolo del mondo in frantumi?
Come è potuto succedere? Ricostruire? Cosa può rinascere dalle macerie?

Queste domande sono al centro della creazione dal titolo “Eco del Mondo”, un lavoro sulla frammentazione delle identita’, a cura di Compagnia Tecnologia Filosofica (Fransesca Cinalli, Amalia Franco, Erica Pianalto, Paolo De Santis).

DARK MATTERS: nel cuore dell’abisso

DARK MATTERS: nel cuore dell’abisso

Tre frammenti audio-video miscelano la metafora guida del laboratorio, Dando forma all’acqua e i contenuti del talk “Storie senza archivi e memorie post-coloniali”, all’interno del Festival Dark Matters

Distruggere, ripulire,  

spezzare, rigenerare, 

cancellare, vivificare,  

distruggere, far emergere,  

travolgere, restituire,  

risucchiare, mescolare,  

sotterrare, specchiare 

La metafora dell’acqua, con la molteplicità dei suoi volti, fa risuonare l’abisso oscuro della violenza coloniale e al contempo emergere le domande che possono aprirci al futuro.  

Una volta scesi nel cuore dell’abisso, come desideriamo tras-formare ciò che vediamo? 

Chi ha diritto all’archivio? 

Chi decide chi entra e chi non entra nell’archivio? 

Come il rapporto con l’archivio ci tocca? 

Da punto di vista ci sentiamo implicati tra passato, presente, futuro? 

Come mantenere il potere di scandalo di archivi latenti, di tracce, dei materiali, perché aprano altre possibilità? 

Cosa può una istituzione culturale? 

Vulnerabili  

alle domande, 

i corpi in movimento  

radicano il sogno futuro, 

nella mescolanza 

nello sguardo molteplice 

nel coraggio di tenere tra le mani 

 le proprie e altrui rovine. 

Cosa raccontano? 

I pezzi sparsi 

i frammenti occultati, 

i silenzi, 

in un nuovo assemblaggio 

possono creare una nuova narrazione? 

Eugenia Coscarella

NOTE: 

Questi video e la restituzione sono stati ispirati dal mio rituale mensile di preparazione e tintura con henné, dove le polveri tintorie si trasformano grazie alla mescolanza con l’acqua. 

Il processo di preparazione, lavaggio e risciacquo sono stati il set di ripresa dei primi due video. 

La documentazione di questi eventi del Festival d’inverno, arrivano ora, a lento rilascio, così come richiede il processo descritto. 

OUT-OF-THE-SHADOW LIBRARY

OUT-OF-THE-SHADOW LIBRARY

When playing with the term shadow library, a concept often used to describe guerilla databases of contents that are otherwise not readily accessible, the out-of-the-shadow library claims the prominence of knowledge that is often obscured, stigmatised and pushed into the margins of cultural consciousness. Following Lavanderia a Vapore’s dramaturgical line from the Dark Matters Winter Festival, through the Spring Rolls Spring Festival and towards the On Mobilisation Symposium, the books and references proposed here, take the reader on a path in and out of the shadows: to dig in and immerse in the darkness and resurface seeing the present and the future through other lenses. Specially designed chapters guide the reader through an open-ended pathway, through themes of blackness, darkness, archives, temporalities, the body, desiring and mobilising in collective action. The library, co-curated by Nora Book&Coffee, calls to join in protest: in reading, pleasure and rest to discover the collective dimension of dreaming and to craft alternative visions for the present world.

The library is not finished. If you have books, articles and other references to recommend, send an email with your suggestions to documentazione@lavanderiaavapore.eu
Thank you!!