BREATHING ROOM

un progetto di Salvo Lombardo
co-progettato con la Lavanderia a Vapore
con la partecipazione di Cristina Kristal Rizzo
ottimizzazione sonora Fabrizio Alviti
produzione esecutiva Chiasma

Cosa muove il respiro tra le cose: quel tra-spirare, quello spiraglio tra il prendere e il dare, tra il rubare pezzi di mondo e rilasciare fiato al mondo in pezzi?

Con Breathing room Salvo Lombardo si appoggia al respiro come tema centrale della sua indagine. Il progetto nasce dal desiderio e bisogno dell’artista di uno spazio tempo dilatato, un varco nelle accelerazioni produttive per “riprendere fiato”, nel solco della riflessione della Lavanderia a Vapore sulla capacità della cura di creare degli altrove. Dopo la prima residenza di maggio, durante la quale Salvo Lombardo ha attivato alla Lavanderia una serie di attraversamenti di saperi e di aperture che imitavano una dinamica polmonare di espansione e contrazione del processo, in questo secondo movimento del progetto l’artista continua a praticare e a nutrire, come metodo, il desiderio di compromettere e depotenziare il proprio potere di controllo dell’atto artistico e delle componenti che concorrono alla sua realizzazione in tutte le sue fasi e a tutti i suoi livelli.

Alla fine di questa seconda residenza, il progetto sarà aperto al pubblico attraverso una pratica guidata che è orientata da una serie di sollecitazioni e suggestioni che Salvo Lombardo ha ricevuto nel tempo come dono da parte di diversə collegə artistə e altre figure professionali, che hanno contribuito ad allenare il respiro come ambito significante e come campo aperto di significati.

photo: Andrea Macchia | graphic: Salvo Lombardo

Apertura della residenza
sabato 15 ottobre ore 18.30

In occasione dell’ultimo giorno di residenza, l’artista ha invitato la dance maker Cristina Kristal Rizzo ad abitare questo perimetro relazionale, assieme al pubblico presente, tramite l’attivazione di un atto performativo che sarà determinato in tempo reale, senza prove, né anteprime, né repliche future. L’invito si sostanzia in questo modo come atto di complicità e sorellanza, nonché come espressione radicale di un essere-adesso e come occasione per mettere in discussione, respirando, i principi di autorità e di potere individuale che sottendono il sistema produttivo dell’arte: un invito da cui farsi portare, un’attitudine all’ascolto, un esercizio alla vulnerabilità e relazionalità che possa suggerire un atto di cura.

Partecipazione gratuita previa prenotazione a pedrazzoli@lavanderiaavapore.eu