IN THE NAME OF DARKNESS, MAGIC AND VULNERABILITY

concept, creazione, testi Michela Depetris
con Michela Depetris
voce Bianca Stoppani
sound design Pony Esposito
produzione CodedUomo
con il sostegno di Lavanderia a Vapore

Una ricerca che incoraggia a vedere nelle intersezioni e nelle pause, riversando l’invisibile nel visibile e giocando con il random. Un progetto che porta in sé pratiche per allenare la parte destra del cervello, una riflessione su sguardo, visionarietà e sospensione proposte sotto forma di dispositivo coreografico/performativo allucinato per confondere agente e agito, per sovrapporre vista e visione. Un sistema per mettere i corpi a riposo e scoprire menti vigili, una chiamata a esercitare la capacità di immaginare oltre, di far sgorgare i futuri. La drammaturgia scorre intima, imprevedibile, senza morale, senza pregiudizio, senza censura e si compone mentre realtà e fiction flirtano.

Michela Depetris si è formata tra Italia e Spagna in danza contemporanea e arti visive. Lavora in contesti performativi come interprete e come autrice, situando la sua ricerca in un campo aperto in cui ogni mezzo porta sempre alle pratiche corporee e a una visione espansa della coreografia. Lavora con la poetica e la politica del corpo nelle pieghe tra performance, scrittura, suono, coreografia, installazione, video e altro. Ama progettare ambienti visionari e immersivi, in cui la percezione si attiva e tutti i corpi sono al centro.