INSEL

concept, coreografia e voci Panzetti / Ticconi
interpreti Sissj Bassani, Efthimios Moschopoulos, Aleksandra Petrushevska, Julia Plawgo
composizione musica Demetrio Castellucci
musica e voce Gavino Murgia
disegno luci Annegret Schalke
costumi Werkstattkollektiv
nell’ambito di Torinodanza Festival
prima nazionale

L’impatto fisico del naufrago su un’isola deserta e la caduta nel profondo della propria interiorità sono in INSEL collisioni equivalenti. INSEL, in italiano ISOLA, è una creazione coreografica e sonora per 4 performer, che sceglie una condizione geografica come riferimento simbolico per volgere lo sguardo all’individuo, nell’inevitabile incontro con la propria ombra. Due figure, sorvegliate dalle rispettive ombre, trovano nel monologo l’unico canale espressivo possibile. Compiaciute dai propri stessi toni sofferenti, esse non contemplano la presenza dell’altro. Precipitano piuttosto nell’oscuro del proprio essere, inscenando il dramma del proprio narcisismo. Le ombre si estendono in forma di oscurità maestosa e voce, una voce antica, profonda, che con vibrazioni telluriche dissestanti scardina ogni tipo di protagonismo egoico lasciando spazio, tra il terreno sformato e scosso, al possibile emergere di una comunità. Il lamento, da solitaria narcisistica espressione del singolo, si struttura in cadenzati gesti collettivi. Le prefiche conducono il rituale, mentre la voce dell’isola accompagna e lenisce. La voce di Gavino Murgia si ispira alla tradizionale tecnica del Cantu a Tenore originaria dell’isola di Sardegna.