Appunti, celebrazioni e proteste di un corpo vulnerabile
a cura di Daniele Ninarello consulenza Elena Giannotti produzione Codeduomo / Compagnia Daniele Ninarello residenza CID – Centro internazionale della Danza_Passo Nord in collaborazione con Mart – Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo – Circuito Regionale Multidisciplinare eLavanderia a Vapore
“NOBODY NOBODY NOBODY. It’s Ok Not To Be Ok” è un processo aperto che si articola attraverso svariate azioni, in spazi pubblici, museali e teatrali. Partendo dalla creazione di un solo si estende a esperienze collettive, mediante laboratori e percorsi di ricerca nelle scuole.
Per maggiori info sulla residenza di Daniele Ninarello presso l’I.I.S. Primo Levi di Torino, nell’ambito del progetto di innovazione didattica Media Dance, clicca qui.
Lascio che tutte le immagini scorrano, le celebro, le lascio andare. Lascio che crollino le difese. Lascio le memorie della carne risalire in superficie, le memorie che qui ora congedo. Più nessuna resistenza, nomino ogni ferita, e lascio che la pelle pronunci tutte le tracce ancora rimaste. Mi prenderò cura di questo corpo fratturato. Mi confondo con tutti, mi confondo in tutto. Faccio silenzio e intorno ogni cosa risponde. Svuotare svuotare svuotare, tutta la parete frontale della mia testa, del mio petto.
Partendo dalla propria esperienza autobiografica, la performance si manifesta come processo totalmente aperto, un discorso danzato che indaga le memorie e le tracce lasciate sul corpo dalla cultura del controllo, della violenza e dell’offesa. Il progetto è pensato come una serie di azioni “proteste”, che nascono da pratiche solitarie e meditative. Pratiche mantriche sviluppate negli ultimi mesi di distanziamento, che nascono per allenare la pelle a sprigionare ciò che percepisce trattenuto, pronunciare ferite ed esporre il “corpo vivo” autentico, per offrire la propria vulnerabilità come condizione attraverso cui lasciare operare la propria rivoluzione. Sostituire alle posture rigide della difesa e del controllo, nuove posture fluide, permeabili e trasparenti. Il corpo si fa simbolo di un territorio in cui indirizzare il pensiero di Cura e in queste proteste-danzate dà origine a un nuovo alfabeto istantaneo, un susseguirsi di gesti e azioni come impeti liberati.
un laboratorio di Lavanderia a Vapore interpretato e curato da Arianna Perrone e Valentina Roselli con Guido Bernasconi rivolto alle classi di Casa di Carità Arti e Mestieri (Grugliasco)
L’azione del guardare, all’interno di un luogo in cui poterlo fare al meglio. Questo ci suggerisce, fin dalle sue origini, la parola teatro. Lo scopriamo, soffermandoci sull’etimologia del termine (proveniente dal verbo greco θεάομαι, “guardare, considerare”). Ed è proprio questa minuscola riflessione ad aver aperto in noi i più vari interrogativi: è ancora questa la funzione del teatro? Guardare ed essere guardati? Si trasformerà nel tempo? E soprattutto, se chiamiamo in causa un pubblico giovane, come cambia per loro l’idea e il concetto di pubblico, performer e regista? Il gioco proposto all’interno del laboratorio diviene espediente per smarrire e successivamente appropriarsi di una connessione attualizzata con lo spazio teatrale. (A.P. e V.R.)
A partire da tali premesse, la Lavanderia a Vapore di Collegno propone il progetto Il Teatro che vorrei, un laboratorio per le classi che mira a educare – attraverso il gioco – al sovvertimento dello spazio teatrale. Il percorso trae spunto dalla necessità di fornire ai partecipanti elementi utili alla ricostruzione ed evoluzione di un luogo così affascinante. Tale processo sarà facilitato dalla condivisione di materiale ludico-visivo, affinché gli studenti possano integrare e infine restituire, partendo dal proprio personale punto di vista, la visione inedita di un teatro ancora sconosciuto. Gli spunti immaginativi e le nuove simbologie che emergeranno andranno a comporre un nuovo possibile “schema di gioco”, visivo e nel contempo funzionale allo spazio che verrà. Questi nuovi pattern potranno essere utili al disegno di una regia del futuro? E dal punto di vista architettonico? Come un progetto di teatro diverso da quelli precedenti può nutrire questo luogo del domani? Lo strumento del digitale (in che modo) sarà coinvolto? Il Teatro che vorrei apre le porte a tali riflessioni, tutte da indagare e da giocare.
Struttura: il laboratorio consiste in un percorso di 2 ore, articolate in altrettante parti: un’esplorazione degli spazi del teatro della Lavanderia a Vapore, condotta dal suo direttore tecnico, seguita da un laboratorio di co-immaginazione del teatro del futuro, guidato da due giovani creative.
Obiettivi:
– Conoscere alcuni termini tecnici e aspetti funzionali del teatro odierno;
– Mettere in comunicazione diretta la dimensione del gioco e lo spazio del teatro;
– Mettere a fuoco la relazione regia – pubblico – performer;
– Sovvertire ludicamente lo spazio teatrale;
– Co-immaginare attivamente un teatro futuro.
Programma: il percorso prevede, nella sua metodologia, la sperimentazione di pratiche, giochi e restituzioni. Durante l’incontro gli studenti – entro i confini del luogo-teatro – saranno invitati a focalizzarsi sull’appropriazione di uno spazio interno ed esterno al proprio corpo. Un invito, dunque, a “disconnettersi” per un’ora da ciò che li circonda. Si costituirà così una dimensione di gioco attivo, nella quale i partecipanti saranno attivamente coinvolti. L’utilizzo di materiale visivo, poi, li introdurrà a una didattica teatrale “per immagini”. Il processo terminerà con una “chiamata a nuove visioni”, un invito cioè a condividere immagini possibili dei luoghi di cultura del domani.
Bibliografia e spunti di lettura: – Peter Mörtenböck, Helge Mooshammer (a cura di), Venice Architecture Biennale: How Will We Live Together, Padiglione Austria, 2021;
– Daniele Abbado, Antonio Calbi, Silvia Milesi (a cura di), Architettura & teatro. Spazio, progetto e arti sceniche, Il Saggiatore, Milano, 2007;
– Francesca Antonacci, Francesca Cappa (a cura di), La peste, il teatro, l’educazione, Franco Angeli, Milano, 2001;
– Giancarlo Consonni (a cura di), Teatro, corpo, architettura, Laterza, Roma-Bari, 1998;
– Matteo Di Pascale, Alessandra Mazzucchelli, Manuale di Intùiti. Creative cards, Sefirot Editore, Torino, 2019.
DIALOGHI INTORNO ALLA CREATIVITÀ
condotto da Francesca Cinalli, Erika Di Crescenzo e Valeria Sacco
Il laboratorio propone agli studenti di incontrare il processo creativo di un/un’artista, attraverso la visione dei suoi lavori e la sperimentazione di pratiche individuali o collettive.
La Lavanderia a Vapore di Collegno è uno spazio di creazione, ricerca e sperimentazione. Dal desiderio di condividere questo potenziale con il tessuto scolastico nasce DIALOGHI INTORNO ALLA CREATIVITÀ, progetto che mira ad attivare un dialogo orizzontale tra artisti e giovani generazioni. Un percorso – rivolto alle scuole medie e superiori – sul tema della creatività, intesa non tanto come una capacità da acquisire passivamente, tramite insegnamenti frontali, bensì come un’attitudine mentale da coltivare, un pensiero flessibile, aperto e rispettoso. La creatività contempla in sé il fallimento, la disponibilità a esplorare lacune e incongruenze. È su questo terreno che si attiva il fertile confronto tra coreografi e studenti, nell’intento da un lato di nutrire – attraverso l’incontro – il progetto artistico in fieri, dall’altro di riflettere su nuove forme di applicazione della creatività negli ambienti deputati all’apprendimento.
a cura di Doriana Crema con la partecipazione di Debora Giordi, Aldo Torta, Gabriella Cerritelli, Francesca Cola, Barbara Altissimo e Fabio Castello
L’inizio di un percorso è un tempo prezioso per erigere le fondamenta su cui poggerà l’intero processo. Buone pratiche di presenza, ascolto e condivisione possono fornire strumenti utili al contatto con le proprie risorse interne, al riconoscimento dei propri talenti e allo sviluppo di competenze, al fine di instaurare relazioni sane, imparando ad affrontare gli inevitabili conflitti che la vita pone e a scoprirne il celato valore propulsivo e creativo. IO TU NOI nasce così per rispondere a tale esigenza: si tratta di un’esperienza rivolta alle classi del I e II anno delle scuole superiori. Un laboratorio in 5 incontri da 2 ore nato con l’intento di favorire la partecipazione e l’integrazione all’interno del gruppo. Il corpo è lo strumento chiave, esplorato nelle sue risorse e potenzialità, in quanto luogo di ascolto, osservazione e relazione.
Obiettivi – favorire la partecipazione del singolo integrandola all’interno del gruppo;
– crescere attraverso la relazione;
– sviluppare capacità, talenti e competenze.
Programma Il progetto prevede, nella sua metodologia, la sperimentazione di pratiche: a) di consapevolezza ed espressione corporea; b) di ascolto attivo; c) creative (nella relazione a due o in gruppo, attraverso l’ausilio di strumenti quali il disegno e la fotografia). Durante gli incontri viene concesso ampio spazio all’esperienza corporea, per via della sua natura coinvolgente e capace di stimolare nel soggetto una paradigmatica consapevolezza di sé, che a sua volta si irradia nella relazione con lo spazio, con l’altro e con gli altri. Tale esperienza corporea avviene in forma sia statica sia dinamica, attraversa lo spazio in cui si verifica e tiene conto del rapporto di condivisione con taluni oggetti, con la musica e perfino con altri corpi. Ogni incontro inizia e termina con un’azione rituale di apertura e chiusura; al termine è previsto invece un tempo dedicato alla condivisione e alla decodifica di quanto vissuto.
Scopri gli appuntamenti del laboratorio: clicca qui.
Piemonte dal Vivo promuove un percorso di Residenze Trampolino, per giovani interpreti dai 16 ai 26 anni di età. Il progetto PIUME vede impegnati Balletto Teatro di Torino, Codeduomo, Zerogrammi e Fondazione Egri per la danza per offrire a giovani danzatori, selezionati tramite audizione, un percorso formativo altamente professionalizzante che seguirà le attività di produzione delle quattro compagnie. Obiettivo è scoprire poetiche e approcci diversi che riflettono intorno alla medesima tematica in chiave contemporanea, a partire dall’analisi del celebre archetipo della “morte del cigno”. Gli esiti di PIUME vedranno il proprio debutto all’interno dell’edizione 2022 del Galaper la Giornata Internazionale della Danza, organizzato dalla Fondazione Egri per la danza in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Lavanderia a Vapore.
Dedica studi e pratiche alle arti visive contemporanee in Italia (IUAV Venezia – Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino) e in Finlandia (Kuvataideakatemia, Università delle Arti di Helsinki). Collabora con varie realtà orientate all’espressione del sé: in ambito culturale, museale e nella relazione di cura attraverso l’arteterapia. In continua formazione, integra pratiche contemporanee volte al benessere con approccio trasversale. Prende parte a Media Dance nel 2022 attraverso il laboratorio di co-immaginazione Il teatro che vorrei.
She dedicates her studies and practices to contemporary visual arts in Italy (IUAV Venice – Albertina Academy of Fine Arts in Turin) and Finland (Kuvataideakatemia, University of the Arts of Helsinki). Involved in many activities oriented to self-expression: in culture, museums, in the health care through art therapy. In a lifelong learning, she integrates contemporary practices of wellbeing supporting a cross-sectoral approach. Part of Media Dance since 2022 through the co-imagination workshop Il teatro che vorrei.
Arianna Perrone
Da sempre appassionata di letteratura, teatro e scrittura, nel 2013 raggiunge la Scuola Holden di Torino, per specializzarsi in scrittura creativa e teatro fisico e di narrazione. Dal 2017 ha l’opportunità, a partire da uno stage formativo, di collaborare ed esplorare la macchina che sostiene lo spettacolo dal vivo, con la Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore. Da circa due anni alterna alla ricerca sulla carta, quella con il corpo e il suono. Dopo aver avuto occasione di seguire il progetto Media Dance da più angolazioni, oggi vi prende parte attraverso il laboratorio di co-immaginazione: Il teatro che vorrei.
Always been fond of literature, theater and writing, in 2013 she joined the Holden School of Turin to study creative writing, physical and storytelling theater. Since 2017, thanks to a training internship, she has had the chance to collaborate with Fondazione Piemonte dal Vivo/Lavanderia a Vapore, exploring the machine that supports the live show. She has been exploring the research of both “paper” world and body-soul world during the last two years. After following the Media Dance project from multiple points of view, today she takes part in it, through the co-imagination workshop: Il teatro che vorrei.
con residenze d’artista a scuola e formazione docenti
L’emergenza COVID-19 ha colpito duramente i settori della scuola e dello spettacolo dal vivo, imponendo loro un profondo ripensamento. Da qui nasce l’esigenza di ricavare – all’interno di Media Dance – uno spazio dedicato alla riflessione e allo sviluppo di azioni di sperimentazione educativa e didattica. In questo senso, le condizioni di vita, di studio e di lavoro di questo complesso periodo (caratterizzato da restrizioni, distanziamento sociale, dispositivi di protezione sanitaria e sfide poste dalla didattica a distanza) rappresentano non un ostacolo, bensì il punto di partenza per un nuovo percorso.
Il progetto di sperimentazione, che attualmente si rivolge alle scuole secondarie di secondo grado della regione Piemonte, potrebbe auspicabilmente avere una rilevante ricaduta anche a livello nazionale, sedimentandosi in buone pratiche mirate a un rinnovamento dei paradigmi educativo-didattici, con uno sguardo che vada al di là della crisi presente. Con la collaborazione del Comitato provinciale di Torino per l’UNICEF e il supporto di un board scientifico che vede fra i partner, oltre all’Asl To3, il Centro Regionale di Documentazione per la Promozione della Salute (DoRS), l’Università degli Studi di Milano Bicocca e l’Università degli Studi di Torino, il progetto di sperimentazione prevede un intervento diretto nel contesto scolastico, attraverso due azioni: una rivolta agli studenti (la residenza d’artista), l’altra agli insegnanti (il percorso Educare alla Bellezza).
per gli studenti | Residenze d’artista a scuola
Il percorso di ricerca artistica di un professionista della danza viene calato per un breve periodo di tempo all’interno dello spazio scolastico, per coinvolgere un gruppo di studenti nel lavoro compositivo, portando l’arte e il movimento creativo dei corpi all’interno della classe.
Stagione 2021/2022
– Adriana Borriello: clicca qui
– Barbara Altissimo con Doriana Crema, Fabio Castello, Francesca Cola e Alessandro Tollari: clicca qui
Stagione 2020/2021
– Barbara Altissimo: clicca qui
– Alain El Sakhawi (in collaborazione con COORPI): clicca qui
– Daniele Ninarello: clicca qui
– Salvo Lombardo: clicca qui
per gli insegnanti | Educare alla Bellezza
Percorso formativorivolto e dedicato agli insegnanti, che si accompagna all’omonimo seminario – a cadenza annuale – EDUCARE ALLA BELLEZZA. I coreografi e i formatori che collaborano con le progettualità di Lavanderia a Vapore, attraverso la pratica artistica, offrono agli insegnanti strumenti e spazi per un nuovo modo di dialogare e di relazionarsi con le classi, creando visioni per una didattica innovativa.
Stagione 2020/2021
– EDUCARE ALLA BELLEZZA 2020: clicca qui
– percorso insegnanti Istituto Albe Steiner: clicca qui
– percorso insegnanti I.I.S. Galileo Ferraris: clicca qui
– percorso insegnanti I.I.S. Primo Levi: clicca qui
– percorso insegnanti I.I.S. Amaldi Sraffa: clicca qui
Didee Arti & Comunicazione con Filiera d’Arte propone un percorso creativo di danza contemporanea di comunità, condotto da Ornella Balestra, già danzatrice di una drammaturgia sul mito del cigno di Raimund Hoghe (Pina Bausch-Tanztheater Wuppertal). Il progetto è destinato a una comunità intergenerazionale di persone danzanti (amatori e professionisti), per osservare quali significati culturali emergano dall’incorporazione de La morte del cigno (re-enactment con la comunità).
Incontri bimestrali a partire da novembre, allo Spazio Bac di Torino e alla Lavanderia a Vapore di Collegno: scopri di più.
Coorpi, nell’ambito dell’XI edizione del contest nazionale LA DANZA IN 1 MINUTO, dedica la sezione “Beyond One Minute” ad artisti nazionali che vogliano cimentarsi con rivisitazioni in chiave contemporanea della celeberrima coreografia La morte del cigno, con uno specifico processo di screendance re-enactment.
Coreografa, danzatrice, performer, insegnante di danza, insegnante di yoga e tecnico Fids 2°livello – Settore Paralimpico. Incentra il suo lavoro sulla ricerca pluridisciplinare utilizzando un linguaggio espressivo basato sull’improvvisazione che nasce dall’ascolto e dalla qualità della presenza. Lavora alla realizzazione di numerosi progetti in ambito socio-culturale con il sostegno e la collaborazione di enti e organizzazioni del privato sociale. Collabora con la Lavanderia a Vapore per i progetti Media Dance ed Educare alla Bellezza.
Dancer, choreographer, performer, dance teacher, yoga teacher and FIDS 2nd level technician – Paralympic Sector. She bases her work on multidisciplinary research, using an expressive language based on improvisation that stems from the capacity to listen and the quality of presence. She is involved in several social and cultural projects with the support and collaboration of bodies, associations and private social organisations. She collaborates with Lavanderia a Vapore for the Media Dance and Educare alla Bellezza projects.
Formato di apertura al/in pubblico, composto da molteplici oggetti di diversa natura – teorici, pratici e coreografici, relativi al corpo o al pensiero – con l’impiego di strumenti di lettura poetica e intersezioni estetiche.
Calendario degli incontri
22 settembre (con Ambra Pittoni): clicca qui
24 settembre (con Erika Di Crescenzo): clicca qui 14 dicembre (con Isabella Mongelli): clicca qui
SHARING DEGLI SHARING
Incontro nazionale dei progetti della rete Sharing IT, con l’obiettivo di consolidare il network e prospettarne eventuali linee di sviluppo.
Sdoganata ormai la modalità di lavoro agile, non si può trascurare il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori, al cui mantenimento o miglioramento, mediante forme artistico-culturali, mira questo specifico filone del progetto DAP. I percorsi e le iniziative vengono proposti in presenza o in digitale, promuovendo momenti di confronto collettivo ma anche pratiche e visioni da integrare in maniera autonoma.
Le proposte
– Pocket Healthy Practice | Pillole di Welfare aziendale
Il progetto nasce durante il confinamento, con l’intento di offrire pratiche salutari derivate dall’esperienza e dalle competenze degli artisti del TRA – Tavolo della Ricerca Artistica di Lavanderia a Vapore. L’attenzione ai bisogni dell’individuo e il desiderio di condividere strumenti e strategie per il mantenimento e il recupero del benessere psicofisico anima ciascun modulo di Pocket Healthy Practice, così come la progettualità in generale. La formazione proposta può anche rientrare in progetti per la realizzazione di piani formativi aziendali finanziati da specifici fondi interprofessionali. Gli artisti del TRA, a partire da una riflessione incentrata sui bisogni urgenti del momento, hanno individuato 8 parole chiave attorno alle quali sono state costruite delle pratiche di benessere: dal bisogno di risvegliare il corpo e l’energia vitale fino alla necessità di mantenere una buona centratura psicofisica e all’utilità di rilassare il corpo e la mente, ogni pratica viene proposta seguendo un percorso definito in diversi step. Per scoprire di più clicca qui.
Ciclo di incontri (destinato agli artisti del territorio e a quelli residenti in Lavanderia a Vapore) volto al confronto tra professionisti e realizzato mediante l’osservazione attenta e l’analisi dei processi drammaturgici e compositivi che si celano dietro la messinscena coreografica.
Giovedì 29 ottobre
PERCORSO INSEGNANTI: introduzione al progetto e ai suoi obiettivi
ore 12,05-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
con Mara Loro| Research Curator – Lavanderia a Vapore
Alessandro Tollari | Traduttore di processi artistici e performativi in processi pedagogico-didattici
e Doriana Crema | Coreografa
Mercoledì 3 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-10,55 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
PERCORSO INSEGNANTI: pedagogia e arte performativa
ore 11,15-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
con Adriana Boriello | Coreografa
e Alessandro Tollari
Giovedì 4 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Venerdì 5 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Lunedì 8 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Martedì 9 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Mercoledì 10 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Giovedì 11 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
Venerdì 12 novembre
PERCORSO STUDENTI
ore 8,30-10,55 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
PERCORSO INSEGNANTI: didattica e arte performativa
ore 11,15-13,40 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
con Adriana Boriello e Alessandro Tollari
Sabato 13 novembre
PER INSEGNANTI E STUDENTI
ore 10-18 @ Lavanderia a Vapore (Collegno)
Alle ore 18: visione spettacolo
Giovedì 18 novembre
PERCORSO INSEGNANTI: Sintesi e progettualità nell’ambito dell’educazione civica
ore 11,10-12,55 @ Liceo coreutico Primo (Torino)
con Mara Loro e Alessandro Tollari
Internazionalizzazione delle carriere
Si sviluppa e consolida un percorso di ricerca, inviando giovani artisti e artiste, operatori esterni a festival, piattaforme, conferenze/workshop in Europa, Asia, America, Australia, Africa. Le visite sono orientate a conoscere le realtà, i sistemi di sostegno, produzione e circuitazione, le opportunità di ricerca e scambio di esperienze, i programmi di formazione e di sostegno dello sviluppo professionale internazionale. Le iniziative aprono e consolidano contatti, espandono i network e le possibilità di cooperazione e coproduzione. Implementano le competenze creative, operative e manageriali.
Tra le azioni previste dalla Lavanderia a Vapore, la possibilità di fare rete con le case europee della danza del network EDN:
– 30 agosto – 1° settembre 2021 Francesco Dalmasso in visita alla Maison de la Danse di Lione (progetto Carte Blanche) | clicca qui
calendario in aggiornamento
Oltre alle visite in presenza, si affianca la possibilità di eventi online, sempre con le medesime finalità:
– Progetto 14 | Da un’idea di Chen Wu-Kang e Sun Ruey Horng (Taiwan) in collaborazione con CSC Centro per la Scena Contemporanea, Lavanderia a Vapore e Spazio Kor (Italia), Chang Theatre (Thailandia), National Taichung Theater (Taiwan) e Salihara Arts Center (Indonesia); 19 artisti e artiste si riappropriano dello spazio del teatro lasciato vuoto causa emergenza sanitaria. 14 minuti di solo, per un pubblico presente ma lontano fisicamente. Per ulteriori info clicca qui.
– Spaces for Encounters| È il format attivato da CSC Centro per la Scena Contemporanea e Lavanderia a Vapore, in collaborazione con EDN – EuropeanDancehouse Network, per conoscere la danza internazionale nello spazio digitale: una nuova occasione di incontro con operatori, artisti e rappresentanti di istituzioni attivi in diversi paesi europei.
calendario in aggiornamentosulla pagina Facebook di BPPD.
Internazionalizzazione dei processi creativi
Viene offerto ai partecipanti un percorso ad hoc, definito sulle particolarità dei singoli, le esperienze professionali e il background artistico, i potenziali e le sfide da intraprendere. Nei processi creativi transnazionali vengono privilegiati approcci artistici innovativi, capaci di arricchire il bagaglio culturale e le pratiche artistiche dei partecipanti, per trovare originali stimoli (anche in contesti multidisciplinari) e ispirazioni dai diversi contesti culturali, sociali, economici e artistici.
Valorizzazione delle reciprocità
Si organizzano, in ciascuno dei territori dei partner, attività di restituzione e un momento conclusivo del progetto, interamente dedicato alla restituzione pubblica e disseminazione dei risultati.
Progetti di team building
Ogni struttura aziendale può essere letta come metafora di un certo modo di stare insieme e di vivere le relazioni. Servendosi di tali metafore, i percorsi proposti vengono costruiti in funzione delle necessità e degli obiettivi dell’azienda. Le pratiche adottano gli elementi basilari del movimento corporeo. In generale, i percorsi – di una o più giornate – sono incentrati su 4 elementi:
– la persona;
– la relazione;
– il gruppo;
– la creatività.
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November 21, 2024
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We aim to support the widest array of browsers and assistive technologies as possible, so our users can choose the best fitting tools for them, with as few limitations as possible. Therefore, we have worked very hard to be able to support all major systems that comprise over 95% of the user market share including Google Chrome, Mozilla Firefox, Apple Safari, Opera and Microsoft Edge, JAWS and NVDA (screen readers).
Notes, comments, and feedback
Despite our very best efforts to allow anybody to adjust the website to their needs. There may still be pages or sections that are not fully accessible, are in the process of becoming accessible, or are lacking an adequate technological solution to make them accessible. Still, we are continually improving our accessibility, adding, updating and improving its options and features, and developing and adopting new technologies. All this is meant to reach the optimal level of accessibility, following technological advancements. For any assistance, please reach out to