SQUARE – Installation Intéractive
di Lorenzo Bianchi Hoesch
L’installazione interattiva del compositore e performer Lorenzo Bianchi Hoesch, già sperimentata a Parigi e a Bolzano, arriva – con una versione dedicata – in Lavanderia. Tra maggio e giugno 2021, una fase di attraversamento e perlustrazione degli spazi un tempo appartenuti al più noto ospedale psichiatrico d’Italia, cui seguirà a settembre la presentazione ufficiale. L’installazione sarà successivamente fruibile, tramite smartphone, a chiunque desiderasse visitare la Casa della Danza di Collegno.
L’innovazione è per la Lavanderia a Vapore un importante focus di indagine. In virtù di tale vocazione sperimentale, ha trovato qui collocazione ottimale la realizzazione di SQUARE – Installation Intéractive, un’installazione olofonica site-specific che offre alla cittadinanza e al pubblico una visione, o meglio un ascolto peculiare dello spazio esplorato. Il compositore e performer Lorenzo Bianchi Hoesch trascorrerà dieci giorni di residenza a Collegno (nel mese di maggio e di giugno 2021), dedicandosi alla raccolta delle testimonianze sia di quanti in passato hanno vissuto o lavorato negli spazi della Lavanderia sia di coloro che oggi “abitano” questi spazi (artisti, spettatori, cittadini). Una fase, dunque, di ricerca sul campo, cui seguirà la creazione della vera e propria infrastruttura digitale, prodotta nel corso dell’estate presso il Centre Pompidou di Parigi. La presentazione del dispositivo avverrà il 25 settembre 2021, durante una delle giornate Open Lav. L’audio, che tradurrà la diegesi memoriale in un flusso poetico e sonoro altamente contaminato, resterà fruibile anche in futuro, tramite smartphone, ad uso dei visitatori. Un progetto di ampia ricaduta sulla comunità e sul territorio, che mira nel contempo a valorizzare gli spazi dell’ex lavanderia del manicomio di Collegno, accanto al contesto ambientale che le fa da cornice, il Parco della Certosa.
Il progetto SQUARE
SQUARE è un’installazione nata da un progetto di ricerca effettuato nel 2016/17 durante la residenza artistica di Lorenzo Bianchi Hoesch all’Ircam/Centre Pompidou, a Parigi. La ricerca nella quale SQUARE si iscrive si intitola Proxemic Fields e ha per oggetto le installazioni interattive sociali e partecipative. Due grandi punti di partenza sono: da un lato la spazializzazione del suono in cuffia, attraverso un sistema olofonico e registrazioni binaurali, capace di riprodurre uno spazio acustico tridimensionale ed estremamente realistico, dall’altro l’utilizzo di tecnologie “domestiche”, come tablet e smartphone, in qualche modo snaturandole o allargandone il campo d’azione. Si tratta quindi di un’installazione “partecipativa” nella quale il pubblico è immerso in un universo sonoro ambiguo, dove è difficile separare il reale dall’immaginario. In cuffia si vive una sorta di alter-realtà, basata su una traslazione di luoghi e di tempi. È come se il luogo stesso avesse una sua memoria, che attraverso il suono rivive e attraverso l’ascolto si mescola con il presente. Il pubblico, munito del proprio smartphone e cuffietta, si connette a un sito attraverso il network 3G/4G: tutti coloro che si connettono ascoltano i medesimi suoni e, in mezzo a persone che non sono consapevoli di nulla, camminano guidati da una voce “off” semplice ed essenziale, che dà istruzioni e spiega la drammaturgia. È una voce fuori campo, che ci guida verso un ascolto preciso e molto personale alla scoperta del suono e dello spazio urbano. Ciò che vediamo, quindi, la realtà che ci circonda, è manipolata, condizionata, cambiata dal suono. È un’esperienza contemplativa e in un certo modo paradossalmente cinematografica, anche se la parte visiva in questo caso è il reale (e ha a che fare con il viaggio). SQUARE è quindi una installazione che nasce strettamente nello spazio per cui è concepita e che non può essere trasportata altrove senza essere interamente ripensata e ri-realizzata. Ogni volta, quindi, dà luogo a una nuova opera e creazione.