
THE SPACE OF RELATIONSHIP
Pratiche sulla cura dello spazio reciproco
Patricia Carolin Mai incontra Daniele Ninarello
ideazione e realizzazione Patricia Carolin Mai e Daniele Ninarello
curatela Lavanderia a Vapore
Il progetto nasce dalla volontà di vivere un tempo e uno spazio comune di residenza, per una ricerca aperta e condivisa che abbia origine dal contagio tra le pratiche di due differenti artisti. Tali pratiche ruotano attorno ai temi della reciprocità, dell’alleanza, della cura e del contagio. Obiettivo dell’incontro è la “ricerca fine a sé stessa”, intesa cioè quale motore capace di generare nuove conoscenze, proiettate poi anche su chiunque attraversi questo spazio condiviso. Il processo di ricerca, eletto a oggetto artistico, si manifesta sottoforma di passaggio, di esperienza corporea, senza contorni prestabiliti. «Nello specifico – spiegano Mai e Ninarello – vorremmo aprire una parte dello spazio di ricerca ad altre persone (adolescenti e anziani, danzatori e non, di qualsiasi etnia, età, fisicità, provenienza e genere) al fine di condividere con loro l’evoluzione del percorso in tempo reale, permettendogli di entrare in qualità di “attori principali” nel processo di ricerca». Ciò contribuisce ad alimentare «la consapevolezza della propria natura creativa all’interno della comunità, grazie all’osservazione condivisa dello spazio di relazione tra i corpi, luogo di continua resistenza comune in cui è possibile percepire il proprio corpo vivo».

HAMONIM, Patricia Carolin Mai ©Jana Kühle
Patricia Carolin Mai ha trovato la sua principale sede di produzione presso il Kampnagel and K3 – Zentrum fürChoreographie | Tanzplan Hamburg. Studia danza al Royal Conservatory di Antwerp e al SNDOAmsterdam conseguendo il titolo di Master in Performance Studies presso l’Università di Amburgo. L’esplorazione del corpo quale archivio è il perno del suo lavoro coreografico. Ha presentato le sue produzioni all’interno di festival internazionali in Israele, Italia, Belgio, Corea e in altri paesi. Da tempo la sua ricerca si occupa di “corpi in stato di emergenza”. Dopo READY TOSNAP (2016) and BALGAN BODY (2018) nel 2019, con HAMONIM (termine ebraico per “ciò che muove le masse”), indaga i meccanismi di protezione delle comunità e le strategie di sopravvivenza del singolo all’interno del gruppo. the mechanisms of protection for a community and what is necessary for an individual tosurvive in a group. Durante l’estate di quello stesso anno, viene invitata a Seul dalla Ninety9 Art Company. Con la pièce corale GAL-GAL si concentra sul self-empowerment delle donne nella società coreana. Nel 2020 lavora sul solo auto-sperimentale KONTROL, sondando i limiti delle sue capacità fisiche e il concetto di metamorfosi, mettendo in dubbio gli assunti culturali sul corpo e sul genere. Ha recentemente ricevuto finanziamenti da parte dell’amministrazione amburghese, di cui beneficerà fino al 2023. Con la trilogia INTEAM continuerà il suo lavoro sulle pratiche di comunità (insieme alle comunità locali di danza del K3 │ Tanzplan Hamburgand).

PASTORALE, Daniele Ninarello © Eliosa Nocentini