Per artistə

Tracce sul tema dell’eternità

contemplanze coreografiche Francesca Cinalli
contemplanze sonore Paolo De Santis
performers Elena Pisu e Francesca Cinalli
accompagnamento alla visione Nunzia Tirelli
con la partecipazione di Ornella Bavaro, Salvo Cascione, Antonella Quitadamo, Andreea Crivoi, Chiara Cardona, Sabrina Boarino
con la facilitazione alla visione di Erica Pianalto
video arte a cura di Filippo Maria Pontiggia

Traiettoria di ricerca Il Corpo rituale
Produzione Tecnologia Filosofica
con il sostegno di Lavanderia a Vapore, Cross Festival

In Alloro_varietà aurea, le forme sono sfuggenti: si trasformano, si cibano di luce interiore, si aggirano dentro i palazzi della memoria, diventano sculture viventi. Esse sono idoli, icone, totem e tabernacoli che brillano nell’oscurità, cercando di sfidare l’eternità. Per questo sono oggetti poetici, scrigni da consegnare al potere evocativo del suono: essi custodiscono pietre che modellate ed esposte alla luce, diventano spirito, e ci ricordano di quel nostro bisogno di mitologizzare il reale e di riappropriarci del fantastico, nell’intuizione che “l’assenza e la presenza sono le due forme dell’eternità” (F.Mauriac).

Dal 3 al 14 febbraio Alloro_varietà aurea sarà al Primo Liceo Artistico di Torino nell’ambito del progetto Residenza d’Artista a Scuola / Residenze Trampolino

Francesca Cinalli – danzatrice, coreografa – e Paolo De Santis – musicista, percussionista – all’interno del collettivo Tecnologia Filosofica di Torino percorrono una personale traiettoria di ricerca “Il Corpo Rituale”. Cinalli è Diplomata IAT-GONG Scuola Biennale di Musica Danza Teatro dei Popoli di Genova; De Santis compone paesaggi sonori originali per il teatro e la danza spaziando dall’elettro-acustica al field recording.
Dal 2008 collaborano con istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Dal 2017 collaborano con l’artista franco-giapponese A. Atoyama Cie Atou di Lyon per le creazioni “Hydden Body” e “Limpid Sun/Triennale d’Arte Setouchi Giappone 2019”. Collaborano con il regista cinematografico iraniano Milad Tangshir per il film in VR Hydrocosmos con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e Museo del Cinema di Torino. Selezionati per il bando Crossing The Sea 2019 e bando Air 2019 per la creazione “Sinfonia H2O”, bando Cura 2022 per la creazione “Eco del Mondo”. 

Tracce sul tema dell’eternità

contemplanze coreografiche Francesca Cinalli
contemplanze sonore Paolo De Santis
performers Elena Pisu e Francesca Cinalli
accompagnamento alla visione Nunzia Tirelli
con la partecipazione di Ornella Bavaro, Salvo Cascione, Antonella Quitadamo, Andreea Crivoi, Chiara Cardona, Sabrina Boarino
con la facilitazione alla visione di Erica Pianalto
video arte a cura di Filippo Maria Pontiggia

Traiettoria di ricerca Il Corpo rituale
Produzione Tecnologia Filosofica
con il sostegno di Lavanderia a Vapore, Cross Festival

In Alloro_varietà aurea, le forme sono sfuggenti: si trasformano, si cibano di luce interiore, si aggirano dentro i palazzi della memoria, diventano sculture viventi. Esse sono idoli, icone, totem e tabernacoli che brillano nell’oscurità, cercando di sfidare l’eternità. Per questo sono oggetti poetici, scrigni da consegnare al potere evocativo del suono: essi custodiscono pietre che modellate ed esposte alla luce, diventano spirito, e ci ricordano di quel nostro bisogno di mitologizzare il reale e di riappropriarci del fantastico, nell’intuizione che “l’assenza e la presenza sono le due forme dell’eternità” (F.Mauriac).

Dal 3 al 14 febbraio Alloro_varietà aurea sarà al Primo Liceo Artistico di Torino nell’ambito del progetto Residenza d’Artista a Scuola / Residenze Trampolino

Francesca Cinalli – danzatrice, coreografa – e Paolo De Santis – musicista, percussionista – all’interno del collettivo Tecnologia Filosofica di Torino percorrono una personale traiettoria di ricerca “Il Corpo Rituale”. Cinalli è Diplomata IAT-GONG Scuola Biennale di Musica Danza Teatro dei Popoli di Genova; De Santis compone paesaggi sonori originali per il teatro e la danza spaziando dall’elettro-acustica al field recording.
Dal 2008 collaborano con istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Dal 2017 collaborano con l’artista franco-giapponese A. Atoyama Cie Atou di Lyon per le creazioni “Hydden Body” e “Limpid Sun/Triennale d’Arte Setouchi Giappone 2019”. Collaborano con il regista cinematografico iraniano Milad Tangshir per il film in VR Hydrocosmos con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e Museo del Cinema di Torino. Selezionati per il bando Crossing The Sea 2019 e bando Air 2019 per la creazione “Sinfonia H2O”, bando Cura 2022 per la creazione “Eco del Mondo”. 

Tracce sul tema dell’eternità

contemplanze coreografiche Francesca Cinalli
contemplanze sonore Paolo De Santis
performers Elena Pisu e Francesca Cinalli
accompagnamento alla visione Nunzia Tirelli
con la partecipazione di Ornella Bavaro, Salvo Cascione, Antonella Quitadamo, Andreea Crivoi, Chiara Cardona, Sabrina Boarino
con la facilitazione alla visione di Erica Pianalto
video arte a cura di Filippo Maria Pontiggia

Traiettoria di ricerca Il Corpo rituale
Produzione Tecnologia Filosofica
con il sostegno di Lavanderia a Vapore, Cross Festival

In Alloro_varietà aurea, le forme sono sfuggenti: si trasformano, si cibano di luce interiore, si aggirano dentro i palazzi della memoria, diventano sculture viventi. Esse sono idoli, icone, totem e tabernacoli che brillano nell’oscurità, cercando di sfidare l’eternità. Per questo sono oggetti poetici, scrigni da consegnare al potere evocativo del suono: essi custodiscono pietre che modellate ed esposte alla luce, diventano spirito, e ci ricordano di quel nostro bisogno di mitologizzare il reale e di riappropriarci del fantastico, nell’intuizione che “l’assenza e la presenza sono le due forme dell’eternità” (F.Mauriac).

Dal 3 al 14 febbraio Alloro_varietà aurea sarà al Primo Liceo Artistico di Torino nell’ambito del progetto Residenza d’Artista a Scuola / Residenze Trampolino

Francesca Cinalli – danzatrice, coreografa – e Paolo De Santis – musicista, percussionista – all’interno del collettivo Tecnologia Filosofica di Torino percorrono una personale traiettoria di ricerca “Il Corpo Rituale”. Cinalli è Diplomata IAT-GONG Scuola Biennale di Musica Danza Teatro dei Popoli di Genova; De Santis compone paesaggi sonori originali per il teatro e la danza spaziando dall’elettro-acustica al field recording.
Dal 2008 collaborano con istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Dal 2017 collaborano con l’artista franco-giapponese A. Atoyama Cie Atou di Lyon per le creazioni “Hydden Body” e “Limpid Sun/Triennale d’Arte Setouchi Giappone 2019”. Collaborano con il regista cinematografico iraniano Milad Tangshir per il film in VR Hydrocosmos con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e Museo del Cinema di Torino. Selezionati per il bando Crossing The Sea 2019 e bando Air 2019 per la creazione “Sinfonia H2O”, bando Cura 2022 per la creazione “Eco del Mondo”. 

un progetto di Anna Basti
con la collaborazione critica di Ariadne Mikou
Associazione Chiasma
realizzato con il sostegno della Lavanderia a Vapore nell’ambito del programma “Residenze Trampolino”
Artiste e artisti coinvolti per Lavanderia a Vapore: Viola Scaglione/Balletto Teatro di Torino; Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza; Amina Amici/Compagnia Zerogrammi
scuole partecipanti: Ad’a Dance Studio, Apid Piemonte, asd Sport 8, Artemovimento – centro di ricerca coreografica, Fondazione Egri per la Danza (Alta Formazione Egri Danza), Il Gabbiano Danza, LADD L’arte della Danza, Mamadanse, Scuola del Balletto Teatro di Torino, Tilde Danza

Il progetto Carmen_Nous sommes toutes des étoiles si sviluppa grazie al dialogo fra vari soggetti del territorio, le scuole di danza, le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla, Amina Amici e la coreografa Anna Basti come punto di attivazione per riflettere sui contenuti che i grandi balletti e le opere classiche hanno e continuano a veicolare. L’obiettivo è quello di immaginare una riscrittura dell’opera con gruppi di non professionisti o comunità specifiche, mettendo in discussione la gerarchia dei corpi che il balletto classico esprime e le dinamiche relazionali che la sua trama mette in campo. Rileggendo non solo il balletto ma la figura stessa di Carmen come incarnazione del potere rivoluzionario del femminile, il progetto attiva un processo di riscoperta delle potenzialità del corpo e della danza rispetto anche a temi dell’attualità che ci circonda.  

Dal 2019 a oggi, la ricerca di Anna Basti è sempre più orientata verso il coinvolgimento di non professionisti e verso la costruzione di contenitori esperienziali e partecipativi, nella convinzione che i saperi sul corpo hanno un potere rivoluzionario e trasformativo se condivisi con un numero più ampio possibile di soggettività. In quest’ottica, si colloca a cavallo tra diversi linguaggi artistici, prendendo la ricerca sul corpo come base di partenza per poter creare ponti tra varie discipline. 

ideazione e regia Teodora Grano
con Teodora Grano
con il supporto di CollettivO CineticO
con il sostegno di Lavanderia a Vapore, Armunia Teatro
progetto realizzato con il contributo di ResiDance – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche – azione del Network Rete Anticorpi XL 

La ricerca prende forma attraverso un assemblaggio e copy-paste di frammenti di film horror, per esplorare il concetto di genere horror come corpo smembrato e per analizzare, sfidare, confrontare, capovolgere e reinventare la mitologia culturale della femminilità e del genere in relazione alla mostruosità. 
Il corpo smembrato e riassemblato diventa un nuovo corpo: un paesaggio, non più un “tutto organico” ma una forma mostruosa, che crea uno spazio di possibile incorporazione di desideri, ambivalenze, paure e pressioni che escono allo scoperto.
Mescolando critica cinematografica, fandom, analisi femminista, aneddoti di produzioni cinematografiche, opinioni non richieste, storie biografiche ed eventi di cronaca, l’horror viene evocato come presenza vitale e ambigua, come un potere che costituisce una rottura col mondo quotidiano, trasgredendone i confini e mettendo in questione la validità della razionalità.  

Performer e autrice, Teodora Grano è attiva in progetti della scena contemporanea di circo e danza. Ha collaborato con Studio Matejka/Grotowski Institut in Conflict of apathy e HPP-Polska (Wroclaw), Katarina Brestovanska/Nowy Priestor in Kali un-suspended reality (Bratislava), Kai Evans/the KEE Ensemble in Use you head! (Berlino).
Ha collaborato come autrice dei testi e assistente alla regia per Piergiorgio Milano in WHITE OUT. Attualmente lavora come danzatrice per CollettivO CineticO. Guida training di movimento e discipline aeree in Italia, Grecia, Polonia. 

un progetto di Anna Basti
con la collaborazione critica di Ariadne Mikou
Associazione Chiasma
realizzato con il sostegno della Lavanderia a Vapore nell’ambito del programma “Residenze Trampolino”
Artiste e artisti coinvolti per Lavanderia a Vapore: Viola Scaglione/Balletto Teatro di Torino; Elena Rolla/Compagnia EgriBiancoDanza; Amina Amici/Compagnia Zerogrammi
scuole partecipanti: Ad’a Dance Studio, Apid Piemonte, asd Sport 8, Artemovimento – centro di ricerca coreografica, Fondazione Egri per la Danza (Alta Formazione Egri Danza), Il Gabbiano Danza, LADD L’arte della Danza, Mamadanse, Scuola del Balletto Teatro di Torino, Tilde Danza

Il progetto Carmen_Nous sommes toutes des étoiles si sviluppa grazie al dialogo fra vari soggetti del territorio, le scuole di danza, le artiste Viola Scaglione, Elena Rolla, Amina Amici e la coreografa Anna Basti come punto di attivazione per riflettere sui contenuti che i grandi balletti e le opere classiche hanno e continuano a veicolare. L’obiettivo è quello di immaginare una riscrittura dell’opera con gruppi di non professionisti o comunità specifiche, mettendo in discussione la gerarchia dei corpi che il balletto classico esprime e le dinamiche relazionali che la sua trama mette in campo. Rileggendo non solo il balletto ma la figura stessa di Carmen come incarnazione del potere rivoluzionario del femminile, il progetto attiva un processo di riscoperta delle potenzialità del corpo e della danza rispetto anche a temi dell’attualità che ci circonda.  

Dal 2019 a oggi, la ricerca di Anna Basti è sempre più orientata verso il coinvolgimento di non professionisti e verso la costruzione di contenitori esperienziali e partecipativi, nella convinzione che i saperi sul corpo hanno un potere rivoluzionario e trasformativo se condivisi con un numero più ampio possibile di soggettività. In quest’ottica, si colloca a cavallo tra diversi linguaggi artistici, prendendo la ricerca sul corpo come base di partenza per poter creare ponti tra varie discipline. 

Il progetto formativo Annotazioni Superficiali, a cura di Enrico Malatesta – percussionista, ricercatore e sound artist –, è finalizzato a indagare il suono e le dinamiche dell’ascolto, applicate all’ambito delle arti performative, sonore e visive, della danza e del teatro.

Il percorso di residenza, in programma dal 27 al 31 gennaio, si basa sullo studio della relazione tra corpo, suono e spazio e adotta come campo di indagine l’edificio, la configurazione degli ampi spazi (esterni e interni) di Lavanderia a Vapore e il suo innesto urbano. La residenza sarà uno spazio-tempo intensivo e prevede una parte teorica – basata sulla proposta di stimoli che aprono il dialogo alle implicazioni socioculturali, artistiche ed ecologiche dell’utilizzo del suono nello spazio pubblico e scenico – e una parte pratica di esercizi di ascolto attivo che invitano i partecipanti a indagare la relazione tra suono, spazio e corpo.  

Gli artisti selezionati per il bando 2025 sono Giulia Bocciero, Giorgia Briguglio, Alessandra Cocorullo, Michela Depetris, Teodora Grano, Chiara Maria Lucisano, Marica Mastromarino, Chiara Maria Pagano, Lucia Paulis, Giuditta Re, Agostino Rocca e Ornella Trespidi.

Il progetto τέχνη – téchne è un percorso di formazione condivisa e collaborativa guidato dal light designer Gianni Staropoli. I partecipanti, a partire da un proprio progetto artistico in divenire, avranno la possibilità di scandagliare visioni e nozioni pratiche relative alle componenti di luce e spazio, al fine di leggere e comprendere la luce non come dato tecnico da configurare nella fase conclusiva del prodotto artistico, ma come elemento alfabetico e dimensione significante da pensare in nuce nella fase del processo creativo, come stratificazione della drammaturgia del progetto.

Giulia Cannas | No caption needed
“No caption needed” è un’indagine sul corpo e sulla sua capacità di esprimere significati che superano le barriere del linguaggio. La ricerca muove dai temi della marginalità e delle periferie, luoghi che spesso generano identità urgenti, autentiche e potenti. La danza si fa forma di protesta culturale e sociale, è un atto poetico e politico mosso da una rabbia generativa tipica dell* giovani in rivolta cresciut* in ambienti svantaggiati, trasformandola in energia vitale e forza motrice per il cambiamento. Il frammento proposto rappresenta un momento in cui il linguaggio corporeo si apre a una contaminazione più marcata, richiamando elementi della street dance. Questo segmento è accompagnato da due tracce sonore di Iceboy Violet, artista queer, che amplificano l’intensità emotiva e la forza narrativa della scena. Nel corpo emerge una rabbia che si esprime attraverso gesti forti e fendenti, quasi a voler irrompere e rompere lo spazio circostante.

Vincent Giampino | Schau
In “umlaut“, il teatro è la ri-coreografia del simbolico incorporato, una pressa per autodemolizioni. Uno degli strumenti coreografici utilizzati è il quoting, mezzo di riassemblaggio che pone il performer fuori dal tempo cronologico e opera come una dieresi sulla genealogia corporea, poiché l’origine è uno scarto continuo o, per meglio dire, il corpo è un rimando continuo di scarti in asincrono. Schau ( mostra, esposizione, spettacolo) è una delle due derivazioni del progetto umlaut e pone una dieresi sull’ inchino, atto del piegarsi a qualcuno, gesto che sancisce l’inizio e la fine di un momento, l’accogliere e il commiato, il ringraziamento e il perdono, la richiesta di grazia e la resa alla condanna.

Tracce sul tema dell’eternità

contemplanze coreografiche Francesca Cinalli
contemplanze sonore Paolo De Santis
performers Elena Pisu e Francesca Cinalli
accompagnamento alla visione Nunzia Tirelli
con la partecipazione di Ornella Bavaro, Salvo Cascione, Antonella Quitadamo, Andreea Crivoi, Chiara Cardona, Sabrina Boarino
con la facilitazione alla visione di Erica Pianalto
video arte a cura di Filippo Maria Pontiggia

Traiettoria di ricerca Il Corpo rituale
Produzione Tecnologia Filosofica
con il sostegno di Lavanderia a Vapore, Cross Festival

In Alloro_varietà aurea, le forme sono sfuggenti: si trasformano, si cibano di luce interiore, si aggirano dentro i palazzi della memoria, diventano sculture viventi. Esse sono idoli, icone, totem e tabernacoli che brillano nell’oscurità, cercando di sfidare l’eternità. Per questo sono oggetti poetici, scrigni da consegnare al potere evocativo del suono: essi custodiscono pietre che modellate ed esposte alla luce, diventano spirito, e ci ricordano di quel nostro bisogno di mitologizzare il reale e di riappropriarci del fantastico, nell’intuizione che “l’assenza e la presenza sono le due forme dell’eternità” (F.Mauriac).

Dal 3 al 14 febbraio Alloro_varietà aurea sarà al Primo Liceo Artistico di Torino nell’ambito del progetto Residenza d’Artista a Scuola / Residenze Trampolino

Francesca Cinalli – danzatrice, coreografa – e Paolo De Santis – musicista, percussionista – all’interno del collettivo Tecnologia Filosofica di Torino percorrono una personale traiettoria di ricerca “Il Corpo Rituale”. Cinalli è Diplomata IAT-GONG Scuola Biennale di Musica Danza Teatro dei Popoli di Genova; De Santis compone paesaggi sonori originali per il teatro e la danza spaziando dall’elettro-acustica al field recording.
Dal 2008 collaborano con istituzioni culturali in Italia e all’estero.
Dal 2017 collaborano con l’artista franco-giapponese A. Atoyama Cie Atou di Lyon per le creazioni “Hydden Body” e “Limpid Sun/Triennale d’Arte Setouchi Giappone 2019”. Collaborano con il regista cinematografico iraniano Milad Tangshir per il film in VR Hydrocosmos con il sostegno di Fondazione Piemonte dal Vivo e Museo del Cinema di Torino. Selezionati per il bando Crossing The Sea 2019 e bando Air 2019 per la creazione “Sinfonia H2O”, bando Cura 2022 per la creazione “Eco del Mondo”. 

Concept e performance Angela Rabaglio e Micaël Florentz
Composizione sonora Micaël Florentz e Daniel Bleikolm
Disegno luci e scenografia Arnaud Gerniers
Costumi Catherine Somers
Direzione tecnica Yorrick Detroy
Produzione Tumbleweed
Amministrazione Camille Collard
Distribuzione e comunicazione Quentin Legrand (Rue Branly)
Partner della residenza Charleroi Danse – La Raffinierie (BE), Grand Studio (BE), STAMM (CH), Villa Cléa (IT), ThéâtreVaria (BE), Studio Thor (BE), Tanzhaus Zuerich (CH), Lavanderia a Vapore (IT), Dansomètre (CH), Châteauvallon-Liberté (FR), Dampfzentrale Bern (CH)
Coproduzione Charleroi Danse (BE), Théatre les Tanneurs (BE), Le Triangle Rennes (FR)
Progetto sostenuto da Fédération Wallonie-Bruxelles – contrat de création 2024-2026.

THRESHOLD è pensato come un duetto coreografico, disperso nel tempo, in cui due interpreti si alternano sul palco senza mai incontrarsi fisicamente. Come due fasi separate dello stesso segnale. In questo processo interagiscono due partiture distinte, legate tra loro da un effetto residuale. La relazione tra i due non incarna più un centro, ma è rivelata solo dalla linea di taglio che li separa e dagli echi dello spazio e del tempo. THRESHOLD è un pezzo teso nel vuoto, che ricorda il ruolo essenziale dell’ambiente nell’emergere di qualsiasi forma di relazione.

Fondata nel 2017 dal duo di artisti e coreografi franco-svizzeri Angela Rabaglio e Micaël Florentz, Tumbleweed è una compagnia di movimento con sede a Bruxelles e Zurigo. La confluenza dei loro diversissimi background artistici è innanzitutto un modo per confrontarsi in modo diverso, per mettere in discussione le proprie realtà e per esplorare nuovi territori di ricerca artistica. Attraverso un dialogo costante, ispirato tanto dai loro viaggi, dalla scienza e dalla filosofia quanto dalle loro curiosità fisiche, tecniche e artistiche, sviluppano la propria comprensione del movimento, del corpo e del suo linguaggio.
Oltre ai progetti di Tumbleweed, Angela Rabaglio e Micaël Florentz lavorano anche come osservatori esterni per altre aziende impegnate nella ricerca/creazione e, fin dall’inizio delle loro attività, tengono workshop per professionisti, amatori e giovani spettatori.

di e con Edoardo Mozzanega
sound-design e musiche Nicola Ratti
sound dramaturg Diana Lola Posani
consulenza drammaturgica Chiara Prodi
training e consulenza vocale Francesco Venturi
giochi coreografici Michele Ifigenia Colturi
scene e costumi Chiara Prodi
disegno luci Elena Vastano
assistente al sound-design e tecnico del suono Emil Cottino
mentoring Salvo Lombardo
foto e video Giulio Favotto
amministrazione Cesare Benedetti
un ringraziamento al Gruppo Grotte “E. Roner” CAI SAT Rovereto e Marco Bani
produzione Chiasma
con il sostegno di MiC e SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”, Centro di Residenza della Toscana (Armunia-CapoTrave/Kilowatt), BASE, Oriente Occidente, Residenze NAOcrea 2024 – Ariella Vidach Aiep
con il supporto di Teatro delle Moire

HIDE è una grotta pervasa da una vibrazione inumana, un drone ancestrale, che assomiglia a un ruggito-fusa: una materia sonora avvolgente e magmatica, prodotta in tempo reale dal corpo del performer, in bilico tra animale e umano, animato e inanimato, nascondimento e apparizione.
Corpo e grotta formano un unico cripto-paesaggio, dove, nell’inesauribile concerto delle gocce d’acqua, affiora la danza come possibilità della metamorfosi, di essere altro da sé; uno zapping interiore che cita altri stati dell’essere, il mutare continuo delle forme, alla ricerca di una connessione con le profonde sorgenti dell’immagine.

Performer, regista e dance maker, Edoardo Mozzanega nella sua ricerca utilizza diversi strumenti e linguaggi tra cui teatro, danza, storytelling, video making, pratiche somatiche, per indagare il loro potere trasformativo nei confronti del reale. Questa indagine lo ha portato a creare diversi formati performativi come video installazioni, workshop e performance in teatro e site specific. Nel 2019, in collaborazione con altri artisti e artiste, concepisce Neutopica, un progetto di residenze artistiche transdisciplinari dalla forma sperimentale e collaborativa che prendono vita e spazio in luoghi in disuso e aree marginali.

Progetto Stefania Tansini
Con il sostegno di Mosaico Danza, Lavanderia a Vapore

Spostarsi attraverso spazi diversi è parte della nostra quotidianità, lo facciamo senza sforzo e lasciamo che i luoghi influenzino il nostro stare. Stefania Tansini vuole indagare il rapporto tra i luoghi e la figura umana: come il corpo, nel suo stato danzante, si relaziona ai luoghi che abita e a sua volta ne viene influenzato nelle posture e nelle dinamiche.
Studi per M, sono esperimenti preliminari di questo percorso di ricerca. Laboratori, interventi in natura o in luoghi urbani, momenti di lavoro in sala, prove con danzatori o danzatrici professionisti e periodi di studio teorici.  All’interno di queste attività iniziali risiede il progetto coreografico, una produzione di danza contaminata e influenzata dal ricco bagaglio di incontri, stimoli, ricerche ed esperienze. 

Stefania Tansini – premio Ubu 2022 come miglior attrice/performer under35 – è diplomata all’Accademia Paolo Grassi. Ha lavorato come danzatrice per Romeo Castellucci, Cindy Van Acker, Simona Bertozzi, Luca Veggetti, Enzo Cosimi, Ariella Vidach. Collabora anche con Motus. Ha intrapreso un percorso autoriale di ricerca sul corpo che porta avanti attraverso progetti coreografici e la collaborazione con altri artisti.

Foto Giulia Lenzi